PEZZO PER PEZZO - Non ha ancora un nome ufficiale e un volto, la nuova supercar della Lamborghini il cui nome in codice è LB 744, ma in attesa di scoprirla nella sua interezza, da Sant’Agata Bolognese arrivano nuove informazioni sulla tecnica di quella che sarà la loro più veloce e potente supercar mai costruita. La scorsa settimana ne abbiamo scoperto il “cuore”, sempre a dodici cilindri aspirato, ma per la prima volta abbinato alla tecnologia ibrida ricaricabile (qui per saperne di più), oggi è la volta del telaio che racchiude nella sua costruzione altrettanta sofisticazione e tecnologia.
PIÙ CARBONIO, MENO PESO - Quando si tratta di mettere a punto la struttura portante di una supercar da oltre 1.000 cavalli sono due gli obiettivi più importanti: aumentare la rigidità e ridurre il peso. Gli ingegneri della Lamborghini sono partiti proprio da quest’ultimo: con l’arrivo di motori elettrici e batterie - per natura abbastanza pesanti - risparmiare ogni chilo “altrove” può fare la differenza e il nuovo telaio di ispirazione aeronautica, denominato “monofuselage” fa segnare sull’ago della bilancia un 10% in meno rispetto alla monoscocca della Lamborghini Aventador grazie a nuove lavorazioni dei materiali compositi e l’utilizzo del carbonio forgiato anche per il telaietto anteriore.
RIGIDISSIMA - La Lamborghini LB 744 sarà la prima supersportiva a utilizzare una struttura frontale interamente realizzata in fibra di carbonio al posto dell’alluminio e persino la struttura di deformazione frontale è fatta di carbonio. Il vantaggio non si misura solo in termini di peso ma anche di rigidità torsionale - misurata in 40.000 Nm - ovvero ben il 25% in più di quanto garantito dal telaio della Aventador. Rimane d’alluminio - più precisamente in leghe di alluminio altoresistenziali - il telaietto posteriore, anch’esso completamente rivisto rispetto al passato e più leggero grazie all’integrazione in unico elemento degli attacchi del motore e delle sospensioni.