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Leonardo Fioravanti: una mostra a Torino per il grande designer

23 marzo 2018

Al Museo dell’auto sono esposte da oggi al 16 settembre alcune vetture dell’ingegnere milanese, che le mostrerà ai visitatori in 4 visite guidate.

Leonardo Fioravanti: una mostra a Torino per il grande designer

TANTE SODDISFAZIONI - “Ho coltivato un sogno e sono stato fortunato a realizzarlo per bene”. Leonardo Fioravanti (nella foto qui sopra) è senz’altro una persona umile, perché nessuno parlerebbe di fortuna dopo una carriera 50ennale in cui ha disegnato “gioielli” come la Ferrari 365 GTB/4 e curato lo sviluppo di altre vetture simbolo del Cavallino, a partire dalla Dino fino alla F40. Il geniale progettista milanese ha scelto ora di rendere fortunato qualche suo ammiratore e farsi coinvolgere nella mostra Rosso Fioravanti, in programma al Museo dell’Automobile di Torino fino al 16 settembre, quando verranno esposte alcune fra le sue creazioni più note insieme a bozzetti privati: al Museo sono presenti auto come le Ferrari Dino e 308 e disegni di treni, autobus, filobus, camion, sottomarini, aerei, barche a vela e motore, che Fioravanti ha messo a punto per soddisfare la sua grande passione verso la meccanica.


 
4 GIOVEDÌ DI VISITA - Leonardo Fioravanti in persona ne parlerà durante i quattro giovedì di visite guidate previsti il 5-19 aprile e il 3-17 maggio, quando le persone che ne avranno fatto richiesta potranno trascorrere con l’ingegnere un’ora in mezzo alle “sue” auto ed ai suoi progetti. Per iscriversi a una delle visite bisogna chiamare il numero 011.66.67.776 o contattare il Museo all’indirizzo di posta elettronica info@museoauto.it. Noi abbiamo parlato brevemente con lui e possiamo garantirvi che l’esperienza vale ben di più dei 2,5 euro chiesti per la visita. Fioravanti infatti non si nega alle domande e ha un’infinità di storie legate alla sua carriera lavorativa, iniziata alla Farina (prima che diventasse Pininfarina) e proseguita alla Ferrari, Fiat e Fioravanti, l’azienda fondata nel 1987 che fornisce consulenza su progetti di stile per automobili o oggetti di altro genere (barche comprese).

IL DRAKE E LA DAYTONA - Fioravanti ci ha confessato di sentirsi un uomo molto fortunato, perché ha dedicato tutta la vita ai sogni che aveva da ragazzo (le automobili, le macchine, l’aerodinamica) e ha potuto farlo ad un livello altissimo, tanto da aver lavorato con Enzo Ferrari e aver diretto il centro stile della Fiat. Proprio al “Drake” è legato un aneddoto sull’automobile che considera più bella fra quelle di suo “pugno”: la Ferrari 365 GTB/4 (foto qui sopra), nota anche come Daytona. Fioravanti realizzò nel 1964 un bozzetto della 365 GTB/4 usando come di partenza la 275 GTB, mostrata al pubblico solo pochi mesi prima, che inizialmente non riscosse molto successo di vendite e si aggiudicò poche gare. L’ingegnere, che al tempo era un giovane disegnatore alla Farina, immaginò una coupé dallo stile futuribile e una sagoma laterale caratterizzata dal lungo cofano appuntito. Ferrari rimase affascinato da quel progetto e chiese un esemplare di prova in scala 1:1, quando invece i modelli a grandezza naturale si realizzano dopo altri in scala ridotta.

UN PRECURSORE DEI TEMPI - Il telaio della 275 GTB era più stretto di quello che Fioravanti avrebbe immaginato per la Daytona. Ferrari però lo sorprese, chiedendogli direttamente cosa servisse per realizzare l’auto. L’ingegnere, che al tempo aveva 26 anni, rispose prudente che il telaio sarebbe dovuto essere più largo di 6 mm. Ferrari ordinò che l’auto fosse allargata di 6 cm e diede fiducia così ad un ragazzo che avrebbe dimostrato capacità fuori dal comune e uno spirito innovatore con pochi eguali. Fu proprio Fioravanti a ispirare soluzioni tecniche come il tettuccio girevole della Ferrari Superamerica, le maniglie posteriori nascoste nei montanti del tetto ed i pneumatici “intelligenti”, sulla Fioravanti Sensiva del 1994 (foto qui sopra), che l’ingegnere considera al pari della 365/4 l’automobile a cui è più affezionato (“Con queste due vetture sono riuscito davvero a fare ciò che volevo”, ci ha spiegato). La Sensiva è dotata infatti di pneumatici che comunicano con una centralina all’interno e fanno cambiare la motricità dell’auto a seconda delle condizioni, un approccio che solo oggi si sta concretizzando.



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Ritratto di impala
23 marzo 2018 - 21:42
.... solo la Daytona e un capolavoro assoluto della storia automobile, per non parlare della F40, un grandissimo designer il signore Fioravanti
Ritratto di Fausto Carello
25 marzo 2018 - 09:51
Grande disegnatore, grande progettista, persona squisita e grandissimo pilota. È ancora vivissimo il ricordo del San Remo storico risolto sul filo dei secondi fra Leo, Ormezzano e il sottoscritto. Non dimenticherò mai la prima volta (tanti anni fa) quando mi invitò nel suo ufficio. Complimenti Leo, sono onorato di averti conosciuto.

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