PASSAGGIO DI CONSEGNE - La Khazanah Nasional, holding del governo malese, ha ceduto la casa automobilistica Proton per 410 milioni di dollari, l'equivalente di circa 324 milioni di euro al cambio attuale, alla DRB-Hicom, un colosso malese del settore auto. La notizia, che viene oggi riportata dall'agenzia di stampa Bloomberg, apre a nuovi scenari sul futuro della Lotus (nella foto in alto un particolare della Evora), il piccolo costruttore inglese di auto sportive, dal 1996 in mano alla Proton.
La Gen 2, berlina realizzata dalla Proton, è importata in Inghiltera ma non nel resto d'Europa.
ERA NELL'ARIA - Questa notizia conferma le indiscrezioni emerse alla fine del 2011, secondo le quali la Proton era intenzionata a cedere la Lotus perché stufa della sua situazione finanziaria: in 15 anni i bilanci del costruttore inglese sono sempre stati in rosso. Voci che avevano sollevato qualche dubbio sulla possibilità di portare a termine la riorganizzazione lanciata da Dany Bahar, amministratore delegato della Lotus. Nell'autunno del 2010, al lancio dell'ambizioso progetto si parlò di circa un miliardo di euro, necessari per partecipare a diversi campionati sportivi, tra cui Formula 1 e Indy, e realizzare ben quattro nuove sportive stradali entro il 2016. Ne sapremo di più domani, quando la casa inglese dovrebbe diffondere un comunicato ufficiale.
UN COLOSSO MALESE DEL SETTORE AUTO - La DRB-Hicom è la "mega azienda" del miliardario Syed Mokhtar Al-Bukhary (a sinistra), il secondo uomo più ricco del sud est asiatico secondo Forbes. In Malesia costruisce e distribuisce modelli Mercedes, Suzuki e Volkswagen e ha 8 stabilimenti, quattro dei quali dedicati alla produzione di auto e alla componentistica per diversi costruttori stranieri tra i quali figurano Honda, Mitsubishi, Ford, e Toyota.