Lotus

Nel 1948 il quasi imberbe Anthony Colin Bruce Chapman, studente di ingegneria presso l'University College di Londra, modifica un'Austin Seven 1930, più tardi chiamata Lotus Mark I, nel garage di proprietà dei genitori della fidanzata Hazel. Laureatosi nel 1949, Chapman svolge il servizio militare nella Royal Air Force e va a lavorare alla British Aluminium Company: l'esperienza maturata nel settore aeronautico e la conoscenza dell'alluminio acquisita durante questi anni determinano la filosofia della ormai prossima Lotus: "prestazioni attraverso la leggerezza".
 
Già, perché nel 1952 Chapman fonda insieme a Colin Dare, compagno d'università, la Lotus Engineering Ltd.: il nome è, con buona probabilità (ma non ne è mai stata data piena certezza) il vezzeggiativo con cui Chapman chiama Hazel; le quattro lettere che compaiono a metà del logo, le iniziali del suo nome per esteso: Antony Colin Bruce Chapman. La prima sede è a Hornsey, subito fuori Londra; nel 1954 viene separata la parte di azienda per la produzione di (piccola) serie e quella per le competizioni, il Team Lotus. Quest'ultimo, attivo dal 1958 al 1994, "risorto" nel 2010 e rilevato dalla Renault a fine 2015 per il primo anno del rientro della casa francese nella massima categoria dello sport automobilistico – ha vinto in Formula 1 sette titoli costruttori, sei Mondiali piloti e conquistato 73 Gran Premi: uno dei più blasonati di tutta la storia. 
 
La prima auto prodotta è la Lotus Mark VI, cui segue la celeberrima Seven, minimalista ed efficace come poche altre nel misto e in circuito; il vezzo di contraddistinguere i modelli con una numerazione progressiva, oggi a quota 125 con la Evora, disegna una sorta di gioco del lotto cui corrispondono auto che hanno scritto la storia dell'automobilismo. La 14 è la prima Lotus stradale, chiamata Elite; seguono la Elan (Lotus 26), la particolarissima Europa (Lotus 54) e – tra gli anni Settanta e Ottanta – la Elite, la Eclat e l'Esprit, oltre alla spuria Sunbeam Talbot Lotus, stradale e da rally. Proprio negli anni Ottanta una grave crisi economica (e la scomparsa di Champman nel 1982) dovuta anche alla sfortunata partnership con De Lorean per la costruzione della DMC-12 (più nota come auto di “Ritorno al Futuro”) portano a vari passaggi di proprietà, fino all'approdo nelle mani della malese Proton, nel 1996. La produzione di quegli anni prevede la piccola (e cattiva) Elise, la più muscolosa Evora (che adotta un V6 Toyota elaborato), e la sportivissima Exige (Coupé o Roadster). Vetture che continuano a far parte della gamma anche dopo il 2017, quando la cinese Geely (già proprietaria della svedese Volvo) acquisisce la Lotus. Solo nel 2021 arrivano i nuovi modelli: la Emira (erede della Evora), la Evija (supercar elettrica da quasi 2000 cavalli) e, a fine 2022, anche la suv a corrente Eletre.

Novità Lotus

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    La Lotus ha presentato una concept car elettrica avveniristica, che punta a offrire una guida immersiva grazie anche a tessuti adattativi. Sotto a una carrozzeria minimalista, il reparto tecnico promette prestazioni eccezionali.
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    La berlina elettrica della Lotus riesce a fare meglio dei rivali in una prova sul campo, caricando oltre 450 km di autonomia in 20 minuti di ricarica.
  • La Lotus Emeya arriva in Italia

    Le prime consegne della super berlina elettrica sono attese a settembre: è disponibile in tre versioni con potenze fino a 918 cavalli. I prezzi? A partire da 111.490 euro. 
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    La Lotus ha terminato i test invernali che fanno parte delle sviluppo dell'Emeya. L'obiettivo è arrivare alla commercializzazione nell'autunno del 2024.
  • Lotus come Tesla: avrà le sue stazioni di ricarica

    Con una potenza fino a 450 kW, permettono di ripristinare fino a 142 km in 5 minuti. Arriveranno in Europa nel secondo trimestre del 2024.
  • Lotus Emeya: le prime impressioni dal vivo

    La nuova super berlina elettrica della Lotus arriverà su strada nell’estate 2024. La Emeya avrà potenze fino a 905 CV e un’autonomia dichiarata di circa 600 km.
  • Emeya, la prima GT elettrica a 4 porte della Lotus

    Con prestazioni di alto livello e un comparto tecnologico avanzato, la nuova berlina sportiva Lotus Emeya vuole portare il DNA del marchio inglese nella nuova era della mobilità elettrica.
  • Lotus Emeya: la super berlina è quasi pronta

    La Lotus anticipa i primi dettagli sulla Emeya la berlina elettrica di alta gamma che sarà presenta il 7 settembre 2023.
  • Lotus Emira: arriva la 4 cilindri

    A due anni dalla presentazione, la Lotus Emira è ora disponibile anche con il motore AMG 4 cilindri da 360 CV e cambio a doppia frizione. In Italia parte da 98.435 euro.

Video Lotus

  • Lotus Emeya
    Filante nel look, comoda e rifinita con cura, la più potente delle Lotus Emeya è una vera “belva” da 918 CV. Ma alcuni accessori non sono il massimo della praticità. Qui per saperne di più.
  • Lotus Emira IC4
    La nuova versione della Lotus Emira prende il prestito il motore e il cambio dalla Mercedes-AMG A45: è rapida e molto coinvolgente tra le curve senza sacrificare troppo il comfort. La trasmissione, però, potrebbe essere più reattiva. Qui per saperne di più.
  • Lotus Emeya: i test
    La Lotus ha terminato i test invernali che fanno parte delle sviluppo dell'Emeya. L'obiettivo è arrivare alla commercializzazione nell'autunno del 2024. Qui per saperne di più.
  • Lotus Eletre
    La prima suv della Lotus ha dimensioni “extra-large”, tanta tecnologia di bordo e finiture curate. Stabile e molto veloce, la Eletre maschera bene il suo peso, ma privilegia il comfort al divertimento di guida. Qui per saperne di più.
  • Lotus: una piattaforma modulare per le EV
    In questa animazione si vede come la nuova piattaforma E-Sports della Lotus si possa adattare a varie configurazioni di passo e di disposizione delle batterie. Qui per saperne di più.

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