Fondata nel 1944 per la produzione di componenti per biciclette, dopo 17 anni la Kia produce la prima motocicletta (la C-100) e, dopo tre mesi, anche un motocarro, il K-360. Al 1970 risale la prima auto: su licenza Fiat viene assemblata la 124, prodotta per tre anni e nel tempo rivista in misura sempre maggiore dagli ingegneri coreani per meglio adattarsi al mercato locale. Nel 1973 viene realizzato un motore a benzina per auto e, nel 1974, la prima auto in proprio, la berlina Brisa, parallelamente alla quale vengono costruite su licenza le Peugeot 604 e la Fiat 132.
Gli anni Ottanta vedono per la Kia la produzione del Bongo, un veicolo commerciale, e la partnership con la giapponese Mazda per la costruzione di un veicolo destinato principalmente all'agricoltura. Nel 1986 è la Ford a scegliere gli stabilimenti coreani per la produzione della Festiva, da esportare poi negli USA; nel 1989 è la volta della berlina Capital, costruita in proprio. Nel 1997, dopo un periodo di grande espansione seguita da una crisi profonda collegata a quella che ha colpito il Sud Est Asiatico, la Kia dichiara bancarotta, e viene acquisita l'anno successivo dalla Hyundai, ex rivale storica.
Il debutto della Kia in Italia risale al 1998: tra i primi modelli importati, la Shuma, la Sephia, la Pride e la Rio. Seguono poi l'ammiraglia Opirus, la monovolume Carens, le suv Sorento e Sportage, fino all'attuale composizione di gamma: alla piccola Picanto si affiancano l'utilitaria Rio, la berlina Ceed (anche station wagon e shooting brake, la ProCeed), la crossover ibrida ed elettrica Niro e le nuove versioni di Sorento e Sportage. Degna di nota è poi la EV6, potente crossover elettrica dal look sportiveggiante, che nel 2022 ha vinto il premio Auto dell'anno: la prima volta per una Kia.