Fu a seguito di una decisione presa dal governo sovietico nel 1964 che originò la Lada-Avtovaz (dove Vaz è un acronimo per "fabbrica del Volga"). L'idea, messa in pratica a partire dal 1966, era di realizzare un impianto produttivo nella città di Togliatti, bagnata dal fiume Volga e posta circa 800 km a est di Mosca. La costruzione venne affidata alla Fiat, che concesse anche la licenza per realizzare una versione russa della sua 124, con modifiche alle sospensioni (per meglio adattarle alle disastrate strade russe) e un motore diverso; i primi esemplari della 2101 (questo il nome) videro la luce nel 1970. Nel panorama automobilistico locale era una vettura all'avanguardia, tanto che rimase in produzione (con qualche aggiornamento) fino al 2012.
Altro modello di importanza fondamentale per la Lada-AvtoVaz fu la Niva, presentata nel 1976 e tuttora in produzione. Si tratta di una fuoristrada semplice e gradevole nella linea, molto compatta (è lunga solo 370 cm), innovativa per l'epoca (ha la scocca portante e la trazione 4x4 permanente) e spinta da un 1.6 a benzina di derivazione Fiat. La Niva venne importata anche in Italia fino al 2014, quando l'importatore ufficiale chiuse i battenti.
Nel 1984, la casa sovietica aveva lanciato la Samara (dal nome di una città vicina a Togliatti): si trattava di una cinque porte a trazione anteriore sviluppata in autonomia (ma con il contributo della Porsche per la messa a punto dei motori), che in seguito venne aggiornata e cambiò nome in 110, 111 e 112, in base al tipo di carrozzeria. A partire dal 2001, nell'ambito di una joint-venture con la General Motors, a Togliatti iniziò la produzione di modelli direttamente derivati da quelli della casa statunitense.
Nel 2008 la AutoVaz venne acquisita per il 25% da Renault, percentuale che nel 2012 è balzata al 67% (includendo la quota del partner della casa francese, la Nissan). Infatti, oggi nella gamma della Lada è presente anche la versione russa della Dacia (marchio low-cost della Renault) Logan MCV; si chiama Largus.