QUADRO PROBLEMATICO MA… - Delle cose automobilistiche russe si parla normalmente per le difficoltà degli ultimi tempi a causa della crisi ucraina e conseguenti sanzioni internazionali, e soprattutto per le vicende finanziarie dovute alla svalutazione del rublo derivata dal calo del prezzo del petrolio. Dunque, sospensione delle vendite da parte di diversi costruttori, riduzione dei programmi e delle attività da parte di tanti, propositi di ampliamenti locali da parte di qualcuno (Carlos Ghosn presidente della Renault e della Nissan) che punta sulla produzione locale per dribblare i problemi legati alla svalutazione della moneta russa. C’è però anche del resto, per certi versi anche sorprendente.
SI VUOLE ESPORTARE - In questo quadro di difficoltà e complicazioni l’Avtovaz, che è il maggiore costruttore russo, noto da noi per il marchio Lada, sta programmando il suo futuro non solo pensando al mercato interno ma guardando alle opportunità di esportazione. La Rossiskaia Gazeta ha infatti riportato una dichiarazione del portavoce della Avtovaz secondo cui “al momento stiamo lavorando per adattare i nostri modelli agli standard richiesti dalle norme degli altri mercati. Il lavoro si prevede che sarà concluso per maggio, dopo di che nei mesi estivi ci saranno le procedure per ottenere le omologazioni”.
OBIETTIVI EUROPEI - Tra gli obiettivi dell’Avtovaz ci sono anche i mercati dell’Unione europea, tant’è che lo stesso ufficio stampa della casa ha precisato che il lavoro di adattamento attualmente in corso riguarda soprattutto i motori che dovranno essere Euro 6 (oggi sono Euro 4 per la Russia ed Euro 5 per l’UE); ma soprattutto si sta lavorando ai sensori di pressione dei pneumatici che le norme europee hanno reso obbligatori e di cui le berline Lada (appunto del gruppo Avtovaz) non sono provviste.
Le due recenti concept Vesta e X-Ray che anticipano il futuro design delle Lada (qui per saperne di più).
COMINCIANDO DALLA SVEZIA - I modelli che saranno omologati sono le Lada Kalina, Granta e Niva 4x4. Gli obiettivi di vendita all’estero per il 2015 sarebbero tra 50 e 100 mila esemplari. Il mercato di destinazione principale è il Kazakistan, ma sono previste anche iniziative verso altri paesi, tra cui quelli del nord Europa, dove si conta di vedere apprezzate le caratteristiche “invernali” delle vetture. Proprio nel novembre scorso, per esempio, è rinata una società di importazione e distribuzione delle Avtovaz in Svezia.