Fondata nel 1933 da Kiichiro Toyoda, figlio del Sakichi considerato il padre della rivoluzione industriale giapponese o il “Thomas Edison del Sol Levante”, la Toyota è oggi una multinazionale dell'automobile che dà lavoro a circa 340.000 dipendenti, impegnati sia nella costruzione di suoi veicoli, sia di prodotti che recano i marchi delle aziende satelliti Daihatsu (auto di piccola e media cilindrata e fuoristrada), Hino (mezzi industriali a gasolio), Lexus (modelli di lusso) e Scion (marchio dedicato al mercato USA). La Toyota Motor Corporation non ha mai abbandonato l'originaria produzione di telai per il settore tessile, ma è quotata alle Borse di Tokio, Londra e New York e conta 529 sussidiarie e 226 affiliate. Le sue vetture hanno un mercato e un “allure” significativo sia in Europa che negli Stati Uniti, arrivando a vendere 9 milioni di vetture l'anno: il Toyota Production System, metodo di produzione inventato all'interno dell'azienda e poi adottato da tutti gli altri costruttori a partire dall'inizio degli Anni 90, era già esteso nel 1963 a tutti gli impianti aziendali, dove rivoluzionò l'idea stessa di catena di montaggio.
Finita la Seconda Guerra Mondiale e scampata per caso ai bombardamenti alleati, la Toyota iniziò la produzione in serie di auto nel 1947 con la due porte SA, soprannominata “Toyopet” e spinta dal motore Type S (4 cilindri, 1.000 cc), veicolo che in verità era stato preceduto dalla Model A1 e dall'autocarro G1 nel 1934 e dalla Model AA due anni più tardi. Dal 2008 in poi la Toyota si contende, con i gruppi Volkswagen e General Motors, la palma di maggior costruttore di automobili al mondo, ma non soltanto: ha investito nella ricerca su veicoli ibridi come la Prius, basata sul recupero d'energia, e nel corso del 2013 ha raggiunto i 10 milioni di esemplari venduti. Nel 1957 iniziò un'era nuova, con l’arrivo a Los Angeles di due Toyota Crown, le prime auto “jap” a essere esportate in territorio americano. Nel 1966, la Crown divenne il primo mezzo Toyota conosciuto dal grande pubblico USA, triplicando le proprie consegne fino a oltre 20.000 unità nel primo anno. Con vendite cumulative che hanno raggiunto il milione di unità nel 1972, la Casa dei Tre Diapason è diventata nel '75 il principale brand d’importazione. Le prime esportazioni in Europa ebbero inizio invece nel 1960 verso Malta e Cipro, sebbene su scala ridotta e in un'ottica mediorientale, ma nel 1962 Walther Krohn, allora presidente della Erla Auto Import, convinse la Marca nipponica a esportare in Danimarca un esemplare con guida a destra della Crown e fu un colpaccio, celebrato dal successivo ingaggio di importatori in Finlandia, Belgio, Olanda e Svizzera, cui seguì l'assalto ai mercati della Repubblica Federale Tedesca, della Francia e del Regno Unito, più ostici malgrado il fattore novità e la semplicità del design meccanico, che richiedeva una scarsa manodopera.
La prima produzione europea nacque invece con la costruzione della Corolla presso la Salvator Caetano IMVT, azienda portoghese produttrice di autobus, cui si aggiunsero nel 1972 (sino a 10.000 unità) anche la Crown e l’autocarro Dyna. Nel '74 la multinazionale asiatica decise di entrare in possesso del distributore tedesco, la Deutsche Toyota-Vetrieb, base dell'attuale quartier generale europeo di Colonia. In ambito sportivo, ha gareggiato in tutte le specialità, dal Super GT All-Japan (campione 2002 e 2005) alla NASCAR americana; con la Celica e la Corolla è stata sette volte campione del mondo nei rally, quattro tra i piloti (1990, 1992, 1993 e 1994) e tre fra i costruttori (1993, 1994 e 1995); nel 2018, poi, la Yaris ha vinto il campionato costruttori e nei due anni successivi la piccola in versione da rally è stata guidata dal primo classificato fra i piloti, rispettivamente Ott Tanak e Sébastien Ogier. In Formula 1, la Toyota si è impegnata dal 2002 al 2009 (quarta fra i team due anni dopo l'esordio, giungendo due volte seconda e una volta terza, con una pole position a Indianapolis, grazie a Jarno Trulli); alla prestigiosa 24 Ore di Le Mans sono dovuti invece passare molti anni prima di ottenere soddisfazioni paragonabili agli sforzi: la prima partecipazione risale al 1985, la prima vittoria nel campionato è del 2014 e il primo trionfo nella classica gara francese è del 2018 (seguito però già nel 2019 e nel 2020 da altre due vittorie). In listino in Italia sono attualmente presenti, nelle loro varie versioni, Aygo X, C-HR, Corolla, GT86, Highlander, Hilux, Land Cruiser, Prius, Prius+, ProAce, Rav4, e Yaris, collocate in vari segmenti. Molti di questi modelli sono proposti anche (o solo) in versione full hybrid: la casa nipponica è stata una delle prime a credere in questo tipo di tecnologia e a svilupparla, e ne sta godendo oggi i frutti in termini di vendite.