TRIPLETTA DI CONCEPT - La Lada ha presentato al Salone di Mosca 2014 due auto molto importanti per il suo sviluppo futuro all'interno del mercato russo, che vale circa 2,5 milioni di auto l'anno e del quale la casa è leader. Si tratta della Lada Vesta (foto sopra), con relativa versione da corsa per il WTCC, che sarà guidata dai veterani Rob Huff e James Thompson, oltre al russo Mikhail Kozlovskiy. La seconda importante concept del Salone è la Lada X-Ray 2, evoluzione di quella presentata a Mosca nel 2012. In entrambi e casi si tratta di anteprime di modelli che entreranno in produzione. A partire da settembre 2015, secondo i bene informati.
Qui sopra la Vesta e la X-Ray 2.
MANO RENAULT - La AvtoVAZ (di cui la Lada fa parte), ormai, è controllata dell'alleanza Renault-Nissan: logico, quindi, che ci sta trasferimento di risorse comuni verso il marchio russo. Il disegno di X-Ray e Vesta è opera del centro stile interno guidato da Steve Mattin (ex Mercedes e Volvo), arrivato in Russia nel 2011: la prima X-Ray, quella del 2012, è anch'essa opera sua, ed è servita a dettare la linea stilistica dell'attuale berlina e dell'attuale suv. La stessa meccanica è di derivazione Nissan-Renault, collaudata, ma non di ultimissima generazione: giova fare un parallelo con quanto successo per la Dacia per capire come il processo sulla Lada sia analogo.
GENERAZIONE X - Dopo la Lada Vesta, berlina a tre volumi che rimpiazza la Priora nella gamma, potrebbe essere il turno della Granta, per una sostanziale revisione, dal momento che la Vesta nascerà su una piattaforma modulare, studiata per consentire numerose variazioni sul tema. La Lada X-Ray è strettamente imparentata con la Dacia Sandero, almeno sotto pelle: l'estetica e gli interni saranno griffati Lada. Della concept originaria a tre porte mantiene i tratti stilistici, ma ora si è affinata (e, per certi tratti, addolcita) per potere entrare in produzione all'inizio del 2016. Anche da lei dovrebbero derivare altri modelli, contraddistinti dallo stilema a forma di X che conferisce il nome.