Arriva in Italia in queste settimane una nuova versione della Lotus Emira: l’unica sportiva del marchio inglese a motore termico si fa in due e dopo essere stata inizialmente proposta con il V6 sovralimentato di origine Toyota (qui il primo contatto) che già equipaggiava la precedente Lotus Evora, ora è disponibile anche con un più moderno 2.0 turbo benzina a 4 cilindri. Si tratta dello stesso propulsore che montano alcune Mercedes-AMG compatte come la A 45 e la CLA 45, sebbene in questa applicazione sia leggermente meno potente: la casa dichiara 365 CV e una coppia massima di 430 Nm. Una potenza più che sufficiente, però, per lanciare i 1.446 kg della Lotus Emira da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi e farle raggiungere una punta massima di 290 km/h.
Le prestazioni per divertirsi su strada e tra i cordoli ci sono, ma una vettura di questo tipo non si acquista per la pura velocità, ma per il coinvolgimento di guida che solo una coupé a motore centrale può regalare. E nonostante la nostra prima presa di contatto sia avvenuta sulle strette e bagnate strade del Norfolk (in Inghilterra), abbiamo apprezzato fin da subito la precisione dello sterzo - un po’ più pesante rispetto alla media, ma molto reattivo e comunicativo - e sospensioni rigide sì, ma ben tarate per non sbilanciare la vettura su dossi e avvallamenti. La Lotus Emira non monta ammortizzatori a controllo elettronico, ma in fase di acquisto si può scegliere tra due set-up, Comfort e Sport (quello dell’auto in prova), a seconda che si privilegi la comodità di marcia o la precisione tra le curve.
Appena dietro alle spalle, il quattro cilindri tedesco va sentire la sua voce e quella del grande turbocompressore che “sbuffa” ogni volta che si rilascia il gas. Rispetto alle unità montate dalla Mercedes, sulla Lotus Emira ci è parso avere un’erogazione più dolce e lineare che ben si sposa con il carattere di questa vettura. E con la coppia massima che arriva già a 3000 giri, non c’è bisogno di stare sempre nella zona rossa del contagiri (il limitatore è fissato a 7.200 giri) per muoversi con notevole rapidità tra una curva e l’altra. A trasmettere il moto alle ruote posteriori ci pensa un cambio robotizzato doppia frizione a otto marce, anch’esso di origine Mercedes-AMG: una trasmissione che lavora bene, con logiche di funzionamento intelligenti in modalità automatica, ma non dei più reattivi quando si utilizzano le palette dietro al volante. Le cose migliorano utilizzando la modalità di guida più aggressiva, la Track (ce ne sono altre due Touring e Sport), ma specie in scalata avremmo preferito dei tempi di risposta più ridotti.
A livello estetico, la Lotus Emira a quattro cilindri non mostra alcuna differenza con la “sorella” a sei cilindri, se non per la diversa copertura del motore sotto al lunotto. Il design della vettura si ispira a quello della hypercar elettrica Evija, specie nel frontale dove la particolare forma del paraurti e del cofano incanala l’aria verso la parte posteriore. Sinuose le fiancate, contraddistinte dalle due grandi prese d’aria poste appena dietro le portiere. L’abitacolo della Lotus Emira non ha niente a che vedere con le sportive del marchio inglese del passato come la Elise o la Exige. Finiture e materiali sono di qualità e non mancano tutti i comfort che ci si aspetta da una moderna auto sportiva come i sedili a regolazione elettrica (riscaldabili) e un sistema multimediale touchscreen di 10,25” completo di tutte le funzioni più importanti e afiancato da un cruscotto digitale (di 12,3”) chiaro e definito. Capienti, per la categoria, i portaoggetti: c’è una vero e proprio cassetto davanti al passeggero e delle tasche nelle portiere, mentre l’ampia mensola dietro agli schienali permette, insieme al baule posteriore di portare la capacità di carico della vettura fino a 359 litri. Niente male. Peccato, invece, per l’escursione un po’ limitata del volante in altezza: chi supera i 180 cm di altezza rischia di toccare le cosce con i gomiti nelle curve superiori ai 90°.
Al momento la Lotus Emira a quattro cilindri viene venduta in un unico allestimento di lancio “First Edition” a 98.810 euro (ovvero circa 5.000 euro in meno della Emira V6) con una dotazione di serie abbastanza ricca che comprende, tra gli altri, l’impianto audio Kef da 560W con 10 altoparlanti, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera (non molto definita), l’impianto multimediale touchscreen con navigatore e connessioni agli smartphone via Apple CarPlay e Android Auto. A parte si pagano soltanto le vernici (con prezzi che variano da 880 a 2.260 euro) e alcuni rivestimenti interni in pelle o Alcantara (tra i 1.910 e i 2.930 euro).
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1998 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 268 (364)/6500 giri |
Coppia max Nm/giri | 430/3000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 208 |
No rapporti del cambio | 8 (automatico) + retromarcia |
Trazione | posteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 290 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 4,4 |
Consumo medio (km/l) | 10,9 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 441/190/123 |
Passo cm | 257 |
Peso in ordine di marcia kg | 1446 |
Capacità bagagliaio litri | 151/359 |
Pneumatici (di serie) | 245/35 R 20 ant.- 295/30 R 20 post. |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Lotus Emira usate 2023 | 89.500 | 89.500 | 1 annuncio |
Lotus Emira usate 2024 | 93.800 | 96.900 | 3 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Lotus Emira km 0 2024 | 95.246 | 95.250 | 1 annuncio |