CONSUMI RIDOTTI ALL’OSSO - Una delle sfide più difficili per i costruttori di automobili è ridurre le emissioni inquinanti e quelle di anidride carbonica, legate ai consumi di carburante. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una continua diminuzione delle emissioni di CO2, ma anche per la migliore delle citycar è dura scendere sotto gli 80 g/km. Il colosso della componentistica e dei servizi d'ingegneria per il settore automobilistico Magna (si pronuncia Magh-na, alla tedesca) ha voluto dimostrare i risultati raggiungibili con una accurata progettazione, e ha realizzato il prototipo Mila Blue (nelle foto), con soli 49 g/km di anidride carbonica emessi da un tre cilindri turbo a metano di origine Suzuki.
PERSI 300 KG - Per ottenere questo risultato è stata curata l’aerodinamica, ma soprattutto è stato centellinato ogni grammo della Magna Mila Blue, risparmiando nel complesso circa 300 kg rispetto a una comune citycar a tre porte. Innovativi i pannelli esterne delle porte con materiale plastico, così sottili da rendere necessaria una struttura interna in cartone a “nido d’ape” per evitarne la deformazione. I finestrini sono in policarbonato e sono fissi dato che a bordo c'è un climatizzatore. Solo quello del guidatore ha un oblò scorrevole, giusto per pagare il casello o aprire il cancello di casa. Il serbatoio del metano di 11 kg è realizzato in leggera e robusta fibra di carbonio e consente un’autonomia (dichiarata dalla Magna) di oltre 400 km. Ultima curiosità: per ridurre il peso del sistema di scarico, i fumi vengono espulsi da un terminale direttamente sotto il motore: i tecnici presenti al Salone di Ginevra, dove l'auto era esposta, ci hanno garantito che è una soluzione percorribile, anche in base alle normative.