Magna Mila Blue, un concentrato di idee

10 marzo 2014

Con il prototipo Mila Blue il fornitore di componenti Magna vuole dimostrare quanto poco potrebbe consumare una citycar.

Magna Mila Blue, un concentrato di idee
CONSUMI RIDOTTI ALL’OSSO - Una delle sfide più difficili per i costruttori di automobili è ridurre le emissioni inquinanti e quelle di anidride carbonica, legate ai consumi di carburante. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una continua diminuzione delle emissioni di CO2, ma anche per la migliore delle citycar è dura scendere sotto gli 80 g/km. Il colosso della componentistica e dei servizi d'ingegneria per il settore automobilistico Magna (si pronuncia Magh-na, alla tedesca) ha voluto dimostrare i risultati raggiungibili con una accurata progettazione, e ha realizzato il prototipo Mila Blue (nelle foto), con soli 49 g/km di anidride carbonica emessi da un tre cilindri turbo a metano di origine Suzuki.
 
 
PERSI 300 KG - Per ottenere questo risultato è stata curata l’aerodinamica, ma soprattutto è stato centellinato ogni grammo della Magna Mila Blue, risparmiando nel complesso circa 300 kg rispetto a una comune citycar a tre porte. Innovativi i pannelli esterne delle porte con materiale plastico, così sottili da rendere necessaria una struttura interna in cartone a “nido d’ape” per evitarne la deformazione. I finestrini sono in policarbonato e sono fissi dato che a bordo c'è un climatizzatore. Solo quello del guidatore ha un oblò scorrevole, giusto per pagare il casello o aprire il cancello di casa. Il serbatoio del metano di 11 kg è realizzato in leggera e robusta fibra di carbonio e consente un’autonomia (dichiarata dalla Magna) di oltre 400 km. Ultima curiosità: per ridurre il peso del sistema di scarico, i fumi vengono espulsi da un terminale direttamente sotto il motore: i tecnici presenti al Salone di Ginevra, dove l'auto era esposta, ci hanno garantito che è una soluzione percorribile, anche in base alle normative.


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Ritratto di Mattia Bertero
10 marzo 2014 - 17:03
3
Piena di soluzioni per il futuro dell'automobile per questo prototipo, con l'uso sempre più massiccio della plastica. Il dato dei consumi bisogna verificare in quali condizioni è stato misurato, in ogni caso è un dato più che ottimo, contando anche che pesa 300 Kg meno di una comune citycar (quindi tra i 600 e gli 800 Kg massimo).
Ritratto di catanzaresenapoletano
10 marzo 2014 - 18:29
Chissà come uscirebbe quest'auto da un crash test!
Ritratto di Franck Dì
10 marzo 2014 - 19:20
Innovativi i pannelli esterne delle porte con materiale plastico, così sottili da rendere necessaria una struttura interna in cartone a “nido d’ape” per evitarne la deformazione..... e in caso di incidente laterale con un auto con il cofano fatto di lamiere d'acciaio come si riduce l'auto??? sicuramente l'automobilista sarà morto di colpo..... Mi chiedo: ma gli ingegneri pensano a queste cose serie invece di pensare alla solita cazzata di ridurre peso dell'auto?????????? Devono pensare più alla sicurezza che al peso dell'auto... i soliti tedeschi di c4zz...o
Ritratto di Vincenzo1973
11 marzo 2014 - 15:24
ma le sbarre antintrusione. o pensi che la lamiera spessa qualche mm e la plastica che riveste il pannello porte della tua auto assorbano l'urto???