COLPITI TUTTI, NON SOLO I “RICCHI” - Per far fronte alla crisi che investe il Paese, il nuovo governo guidato da Mario Monti ha messo a punto una manovra finanziaria da 30 miliardi di euro che non risparmierà le tasche degli automobilisti. Nella bozza presentata al consiglio dei ministri, sono state confermate le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi: vediamole insieme.
SUPERBOLLO SOPRA I 170 kW - Innanzitutto, a partire dal 1° gennaio 2012, verrà applicata un'addizionale erariale di 20 euro sul bollo auto per ogni kW di potenza superiore ai 170 kW, ossia 231 CV. Una misura che verrà applicata a tutte le auto immatricolate nei tre anni precedenti la data di scadenza del bollo, a partire da quelle immatricolate nel 2008. Per le auto più vecchie vale il superbollo istituito dalla manovra di luglio, che prevede il un esborso di 10 euro per ogni kW eccedente i 225 kW, ovvero 306 CV (qui per saperne di più). Il superbollo dovrà essere versato contestualmente al bollo auto e per il pagamento si dovrà uitilizzare un modulo F24: i proventi vanno allo stato e non alle regioni come il per il bollo ordinario.
Le auto di "rappresentanza", come la BMW 530d della foto, vengono prese di mira dal superbollo.
STANGATE LE GROSSE TURBODIESEL - In caso di mancato versamento, scatterà una sanzione del 30%. Per esempio, il proprietario di un'auto come la nuova Lancia Thema 3.0 V6 Multijet da 239 CV, pagherà 120 euro in più di bollo rispetto a oggi. Per rendere meglio l'idea dell'aggravio, basti pensare che per una BMW 535d da 286 CV (210 kW) immatricolata dopo il 2008, il bollo passa da 541,80 a 1.341.80 euro, ben 800 in più. Mentre il bollo per un'auto sportiva da 500 CV (368 kW) come la 911 Turbo (qui il primo contatto) passa da 2.379,44 euro a 4.909,44: più del doppio.
IVA AL 23% - Un'ulteriore stangata colpirà l'anno prossimo chi è intenzionato ad acquistare una nuova auto: l'Iva passerà dal 21 al 23%. Per quanto non sia stata ancora comunicata una data ufficiale, l'aumento dovrebbe scattare dal 1° settembre 2012.
AUMENTANO I CARBURANTI - Infine, come già successo in passato in diverse occasioni, per fare cassa, anche il governo Monti ha deciso di intervenire sull'accisa (l'imposta di fabbricazione) applicata ai carburanti. Con l'inizio dell'anno prossimo, quella per la benzina passerà da 622 euro per ogni mille litri a 704,2, mentre quella per il gasolio da 481 a 593,2. Esclusi rincari determinati dall'andamento del mercato, il prezzo alla pompa dovrebbe di conseguenza aumentare di 10 centesimi per la benzina e 12 per il gasolio.