GIOCHI DI PAROLE - “Non siamo interessati a una semplice vendita della Magneti Marelli, che per noi ha un valore strategico” ha affermato Sergio Marchionne (sopra in una foto di repertorio) un paio di giorni fa a Roma, dove ha incontrato la stampa in occasione di una sua lezione agli studenti della università Luiss. La frase potrebbe apparire come una smentita delle volontà della FCA di vendere la sua azienda specializzata in componentistica elettrica ed elettronica (qui per saperne di più). In realtà quella espressione “semplice” si cela un proposito ben più articolato e che lascia intravedere prospettive diverse. Marchionne ha infatti anche detto che la Magneti Marelli “sta lavorando per la fornitura di una importante piattaforma per lo sviluppo tecnologico”. Insomma, per il gruppo Fiat Chrysler la Magneti Marelli è una realtà troppo implicata nell’attività di sviluppo dei veicoli per pensare di venderla come una qualsiasi altra parte del gruppo.
NECESSITÀ FINANZIARIE E INDUSTRIALI - D’altra parte, è innegabile che l’operazione Magneti Marelli porterebbe al gruppo FCA una massa di quattrini molto utile per la realizzazione dei programmi per i prossimi anni, che passano dalla riduzione del debito (4,7 miliardi di euro). Nasce quindi dalla combinazione di questi due elementi il disegno (peraltro non esplicito) di Marchionne: trovare un partner che sia interessato alle attività della Magneti Marelli, ma che accetti di non procedere a una acquisizione pura e semplice ma sia disposto a partecipare a una qualche forma di partnership con la FCA. Questo affinché quest’ultima possa continuare a utilizzare le competenze della società italiana, che come noto è tra i leader mondiali in tema di impianti di illuminazione, tecnologia per i motori, dispositivi di assistenza alla guida.
IPOTESI CREDIBILE - È in questo quadro che ha assunto e assume rilievo l’ipotesi dell’accordo con la coreana Samsung Electronics che starebbe trattando appunto con la FCA per avere la Magneti Marelli. Perché se è vero che Marchionne ha anche affermato che sono in diversi a volere la Magneti Marelli, è anche vero che l’ipotesi Samsung presenta alcuni aspetti che la rendono la più credibile. La Samsung notoriamente è la maggior rivale della Apple nel settore dell’elettronica di telecomunicazione, e non è una novità che come la concorrente californiana anche la Samsung pensa al settore automotive nelle sue più recebnti declinazioni. Agganciare una realtà come la Magneti Marelli sarebbe un ottimo modo per attrezzarsi in questa strategia.
CONTATTI IN AMBITO EXOR - A fronte del disegno di Marchionne a proposito del futuro contributo della Magneti Marelli all’attività FCA, c’è poi un altro aspetto che depone a favore di una qualche soluzione FCA-Samsung: la presenza comune di Marchionne e Lee Jae Yong, vicepresidente della Samsung Electronics nel consiglio di amministrazione della Exor, la finanziaria di casa Agnelli che detiene il pacchetto azionario di controllo della FCA. Da questa presenza comune possono nascere le idee e le soluzioni formali per individuare la forma di partnership che soddisfi le necessità delle due parti, quella italo americana della FCA e quella coreana della Samsung. E le ultime indiscrezioni di stampa (dell’agenzia Bloomberg di questo pomeriggio) parlano di un progetto complessivo di vera e propria alleanza nell’ottica dello sviluppo comune delle nuove tecnologie automobilistiche. Leggi “guida autonoma”.