“IN NERO” DAL 2011 - “Siamo in anticipo sul piano”, ma sarà difficile che i conti della Chrysler escano dal rosso già quest’anno”. Parola di Sergio Marchionne, amministratore delegato della casa statunitense e della controllante Fiat. Il manager italiano non prevede quindi il ritorno all’utile netto prima del 2011, pur non escludendolo a priori. Tanto più che il risanamento della Chrysler, dopo la bancarotta del 2009, procede meglio del previsto. “Stiamo realizzando tutto quello che ci eravamo proposti”, ha dichiarato ai giornalisti nel corso di una visita allo stabilimento americano di Toledo insieme a Joe Biden, vicepresidente degli Stati Uniti (foto in alto).
OTTIMISMO - L’ultima trimestrale della Chrysler, con una perdita netta scesa a 172 milioni di dollari dai 197 del primo trimestre e ricavi in crescita dell’8,2%, aveva lasciato intravedere la possibilità di migliorare le previsioni di crescita per il 2010. Su questo fronte, il manager italiano sembra però intenzionato a procedere con i piedi di piombo. Molto comunque dipenderà dall’andamento del terzo trimestre, che potrebbe riservare delle sorprese. No comment circa l’ipotesi di portare la Chrysler in Borsa. Ma in caso di successo del collocamento azionario della rivale General Motors, che potrebbe avvenire già alla fine ottobre, sarebbe difficile per Marchionne resistere al richiamo di Wall Street. Tanto più se il lancio della nuova Chrysler 300C, previsto per fine anno, dovesse dare risultati positivi.
LA FIAT NEGLI USA - Procede spedito anche il piano per introdurre negli showroom Chrysler di 119 città di Stati Uniti e Porto Rico i modelli Fiat e Alfa Romeo. In particolare, la 500 dovrebbe sbarcare negli States entro cinque mesi.