È TUTTA NUOVA - Elegante come sempre, più veloce e tecnologica che mai: a quindici anni di distanza ecco finalmente una nuova Maserati GranTurismo. Con la precedente generazione non ha niente in comune, sebbene a primo sguardo si ritrovano molti elementi stilistici comuni. I designer non hanno stravolto le linee della GT del Tridente, mantenendo quel mix di sportività e classe che si configura in proporzioni slanciate con il cofano lungo e basso, l’abitacolo spostato verso il retrotreno, fianchi larghi e un posteriore semplice ma personale. Il frontale è ispirato nella forma dei fari e della mascherina alla supercar MC20, mentre dietro i fanali si sono fatti più sottili. Nuova la piattaforma, realizzata ad hoc per questo modello e capace come vedremo di ospitare sia le componenti meccaniche della versione a motore termico, sia la batteria e le tre unità elettriche della “Folgore”.
UN SALTO AVANTI CHE SI FA PAGARE - L’abitacolo della Maserati GranTurismo riprende i concetti stilistici e tecnologici introdotti dalla Maserati Grecale. La plancia è dominata dagli schermi, uno per il cruscotto digitale, due per la multimedialità e le funzioni di bordo e uno, piccolo rotondo, che prende il posto del tradizionale orologio analogico. Infinite le possibilità di personalizzazione con materiali e colori a contrasto e rivestimenti di pregio per tutti i pannelli interni. Un po’ meno bene, considerato il prezzo di listino davvero importante - la versione Trofeo parte da 227.100 euro - alcune plastiche, specie quelle dei pulsanti di selezione della marcia avanti e indietro, piuttosto che quelli sulle razze del volante e dei pannelli porta. Anche la dotazione di serie non è delle più ricche: per avere tutti gli assistenti elettronici per la guida semiautonoma di livello 2 si pagano 4.270 euro, per i sedili ventilati servono 1.098 euro, mentre per la gran parte delle vernici carrozzeria si sborsano anche più di 20.000 euro.
SALIAMO A BORDO - Ma come si guida la nuova Maserati GranTurismo? La riposta in poche parole è che va davvero molto bene. Gli ingegneri del Tridente hanno fatto un ottimo lavoro nel combinare prestazioni elevatissime - specie per la variante elettrica che accelera da 0 a 200 km/h in soli 8,8 secondi - con un buon comfort di marcia e una discreta sileziosità a tutte le velocità. Ottima per la categoria la visibilità, non male lo spazio a bordo che vanta due sedili posteriori piccoli sì, ma utilizzabili per brevi viaggi senza patemi anche da degli adulti. La trazione integrale e l’assetto ben tarato e mai troppo rigido, permettono di sfruttare con semplicità i cavalli dei motori elettrici o del V6 Nettuno mentre lo sterzo leggero sì, ma rapido e preciso si adatta sia alla guida di tutti i giorni che agli utilizzi più sportivi.
ELETTRICA E DAVVERO RIUSCITA - La Maserati Granturismo Trofeo e Folgore regalano sensazioni molto simili, anche grazie a una disposizione delle componenti elettriche della seconda che imita il bilanciamento dei pesi di quella a benzina con il grande pacco batteria da 92 kWh disposto a “T”, lì dove di norma si trova il sei cilindri e il cambio automatico a 8 marce. Velocità di ricarica e prestazioni sono da prima della classe con la variante Folgore, ma naturalmente si sconta un aggravio di peso sostanziale, nell’ordine dei 400 chili rispetto alla Trofeo a benzina. Quanto incide sull’esperienza di guida? Non troppo almeno finché non si cerca il limite dove, nonostante la taratura dell’assetto differenziata e l’enorme lavoro sull’erogazione dei tre motori elettrici, la più leggera GranTurismo Trofeo sa ancora dare qualche emozione in più, nonostante le prestazioni velocistiche decisamente inferiori alla gemella a elettroni. E voi quale scegliereste?