VIA IL NASTRO - Si è svolta ieri a Grugliasco la cerimonia di apertura dell’ex fabbrica Bertone, alla presenza dei massimi vertici aziendali del Gruppo Fiat: l’amministratore delegato Sergio Marchionne, il presidente Jhon Elkann e il numero uno Ferrari Luca di Montezemolo. Intitolato alla memoria di Gianni Agnelli, il nuovo impianto riassorbe 500 addetti che a pieno regime dovrebbero raddoppiare. Per la prima volta nella storia, il consiglio di amministrazione si è svolto all’interno di una fabbrica, scelta simbolica per confermare la centralità del nuovo sito produttivo.
Sergio Marchionne e John Elkann con la Quattroporte.
NON SOLO QUATTROPORTE - Il progetto che ruota intorno a Grugliasco è ambizioso: oltre alla nuova Quattroporte di cui inizia ufficialmente la produzione, il sito di produttivo sfornerà anche la prossima Ghibli che permetterà di impiegare tutti i lavoratori dello stabilimento entro la fine dell’anno. “Il nostro è un impegno serio - ha sottolineato Marchionne – dalle 6.000 unità vendute lo scorso anno, la Maserati potrebbe arrivare a vendere 50.000 vetture l’anno entro il 2015”. Nello stesso anno, a detta dell’amministratore delegato della Fiat, dovrebbe essere raggiunto il pareggio di bilancio del Gruppo in Europa. Grugliasco, dove è stato investito oltre un miliardo di euro, potrebbe essere solo il primo “mattone” di un eventuale polo del lusso da creare a Torino. Per Mirafiori (si discute sull'ipotesi di portare li le suv Maserati Levante e Alfa Romeo), “gli annunci saranno fatti al momento opportuno” ha dichiarato Marchionne.
La linea di produzione della Quattroporte.
CONSENSO TRASVERSALE - Sulla stessa linea l’intervento del presidente John Elkann.” È il piano di sviluppo più ambizioso che sia mai stato concepito dalla Maserati. Il nostro impegno per l’Italia e per Torino non è mai venuto meno, abbiamo fatto scelte difficili per continuare a produrre in Italia nonostante le difficoltà”. Esprime soddisfazione anche Vittorio De Martino, segretario della Fiom Piemonte: “ Aspettiamo il rientro di tutti i lavoratori ma non possiamo che condividere le scelte fatte dalla Fiat che a Grugliasco stanno portando dei risultati concreti”. Quasi otto metalmeccanici su dieci hanno accettato il nuovo modello contrattuale imposto dai vertici aziendali e fuori la fabbrica, alcuni operai hanno distribuito un volantino che recitava “Tutti insieme”.