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Maxi data breach per i clienti Toyota

Pubblicato 16 maggio 2023

Un errore umano ha fatto sì che i dati del servizio T-Connect in Giappone venissero condivisi pubblicamente per ben dieci anni.

Maxi data breach per i clienti Toyota

Avere un’auto connessa garantisce un’esperienza migliore, poiché consente al cliente di controllare la propria vettura dalla distanza attraverso lo smartphone, attivare il riscaldamento e fruire di tutta una serie di utili servizi. Tuttavia, l’avvento del digitale ha comportato anche nuovi rischi legati alla sicurezza informatica e alla mera gestione dei dati. Il recente caso della fuga di dati che ha coinvolto circa 2,15 milioni di veicoli Toyota in Giappone è piuttosto emblematico in tal senso.

Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, infatti, a causa di un errore umano, i dati del servizio T-Connect della Toyota sono stati condivisi pubblicamente invece che privatamente (il sistema cloud è stato impostato su pubblico invece che su privato). Dati che, stando a quanto dichiarato dalla casa giapponese, sono stati disponibili al pubblico per quasi 10 anni, a partire dal novembre 2013. Il problema riguarda i proprietari che hanno utilizzato le principali piattaforme cloud Toyota e che hanno sottoscritto i servizi tra il 2 gennaio 2012 e il 17 aprile 2023, oltre ai clienti Lexus che hanno utilizzato l’analogo servizio G-Link.

La Toyota si è accorta della fuga dei dati per i clienti giapponesi solo a metà aprile di quest'anno. Secondo quanto riportato dalla Reuters il sistema cloud condivide informazioni come la posizione del veicolo e i numeri di identificazione dei dispositivi dell’auto. La piattaforma T-Connect include un'ampia gamma di servizi, tra cui l'assistenza alla guida con intelligenza artificiale, la connessione automatica ai call center per la gestione del veicolo e l'assistenza in caso di emergenza. 

La Toyota sta prendendo provvedimenti per evitare un problema simile in futuro. La società introdurrà un sistema di verifica delle impostazioni del cloud e cercherà inoltre di istruire meglio i dipendenti sulla gestione dei dati, predisponendo un sistema di monitoraggio continuo delle impostazioni critiche del cloud. La casa automobilistica ha aggiunto che è in corso un'indagine su tutti i suoi ambienti cloud e che sono state adottate misure per bloccare l'accesso dall'esterno non appena è stato scoperto il problema.



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Ritratto di Er sentenza
16 maggio 2023 - 16:11
Come si evince dai zero commenti, alla gente non importa nulla della propria privacy. Dategli un motivo per giocare col loro smartphone cinese e la vita gli sorridera'. Lol! Che importanza ha se chiunque può avere tutta la cronologia dei tuoi spostamenti quando tu, in cambio, puoi accendere il riscaldamento con il telefonino ahahahaha
Ritratto di RaptorF22Stradale
16 maggio 2023 - 19:34
1
Non ci frega niente delle toyota .
Ritratto di Oxygenerator
17 maggio 2023 - 08:15
Guardi. Personalmente che sappiano dove mi sono spostato, non essendo un trafficante, non me ne puó sbattere di meno.
Ritratto di Oxygenerator
17 maggio 2023 - 08:18
Anche nel caso sappiano che cosa compro. Anche li, chissene. La privacy è una stronz…a galattica, persino a livello sanitario. Figuriamoci nella vita di tutti i giorni. Capibile per i personaggi pubblici, per le persone non pubbliche, è solo una rottura di kog..i in più da firmare.
Ritratto di CR1
17 maggio 2023 - 04:55
il solito errore del computer / ah no stavolta è umano hummm impossibile , ora ho capito il xkè del cambio di potere di Toyoda è stato lui