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Mazda, negli USA la gamma con i minori consumi

22 ottobre 2014

L'analisi preliminare dell'EPA in tema di consumi ed emissioni premia il marchio giapponese; Volkswagen la migliore europea.

Mazda, negli USA la gamma con i minori consumi
TOCCA ALL'EPA - Le basi per la seconda affermazione consecutiva ci sono: l'analisi preliminare dell'Environmental Protection Agency (EPA, agenzia del Governo federale statuinitense preposta alla protezione dell'ambiente e della salute) sui consumi vede in prima posizione la nipponica Mazda. L'agenzia federale ogni anno stila una classifica (qui sotto) con i consumi da essa rilevati utilizzando metodologie di test più attinenti alla realtà rispetto a quelle utilizzate in sede europea. Il risultato è, in buona sostanza, che i dati dichiarati dai costruttori sono poi sono decisamente più realistici.
 
PRIME QUATTRO JAP - Analisi preliminare, si è detto: sufficientemente indicativa, però, per stabilire graduatorie, pur se non assolute. Per ogni costruttore, viene analizzata la gamma in commercio e calcolata la media delle emissioni di CO2 (proporzionali ai consumi). I primi quattro posti sono appannaggio di quattro case giapponesi: Mazda, Honda, Subaru e Nissan. Tutte hanno migliorato la prestazione del 2013, espressa in miglia per gallone (consumo) e grammi di CO2 per miglio. Calcolatrice alla mano, e a titolo indicativo, la gamma Mazda percorre mediamente 12,25 km/litro, emettendo 193 g/km di CO2. 
 
 
PRIMA È LA MAZDA - Va sottolineato come la gamma Mazda commercializzata negli Stati Uniti non preveda modelli ibridi: un modo per sottolinearne doverosamente la prestazione. Il primo marchio europeo è Volkswagen, quinto e subito davanti a Toyota e BMW, appaiate in sesta posizione. Va da sé che i marchi “premium” siano, in questo frangente, i più penalizzati, perché tendono a commercializzare auto con cubatura elevata; eppure, Daimler (ovvero Mercedes) si attesta in nona posizione, con 393 g/miglio di CO2 (246 g/km) e una percorrenza di 9,4 km/litro.
 
ULTIMA FCA - Male, infine, i marchi statunitensi - per i quali, a maggior ragione, vale la “zavorra” in quest'ottica delle cilindrate elevate: la Ford è ottava, ma con un netto miglioramento rispetto al 2013 (da 400 g/miglio a 380 di CO2) e  la General Motors. Fanalino di coda è Fiat Chrysler: la gamma ha emissioni medie di 420 g/miglio (263 g/km) e consumi di 21,1 miglia per gallone (equivalenti a 8,9 km/litro). La presenza della Fiat è limitata alla 500 e 500L: la citycar e la quattro porte non riescono a salvare dalla maglia nera, ma almeno mediano al ribasso i consumi di quella parte di famiglia targata Chrysler.


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Ritratto di ilpongo
22 ottobre 2014 - 15:00
5
Era ora che pure in USA cominciassero a guardare all'inquinamento provocato dalle automobili. Peccato per FCA: Forse da sola la Fiat avrebbe potuto competere ad altri livelli, visto che le 500/500L "nascono" già abbastanza pulite; ma la zavorra Chrysler nello specifico non aiuta. Chissà in altri campi se lo farà... Per inciso un plauso doveroso a Mazda
Ritratto di Challenger RT
23 ottobre 2014 - 01:53
Negli Stati Uniti la marmitta catalitica è arrivata 20 anni prima che in Italia. La loro amministrazione è sempre stata attenta al rispetto delle severe normative in vigore (vedi per esempio in California) e non hanno mai permesso alle case automobilistiche di dichiarare consumi irreali come è di moda in Europa. Inoltre in America, la diffusione dei motori diesel fortunatamente non è mai avvenuta se non in percentuali irrilevanti. E non perché loro la benzina la pagano meno, visto che il costo industriale della verde è inferiore a quello del gasolio anche per Italia ed Europa, dove quindi la benzina venduta al distributore dovrebbe costare meno del diesel se ci fossero governanti onesti ed intelligenti e, soprattutto, aventi cura della salute dei loro cittadini. Per fare un esempio con una mia esperienza diretta, la qualità dell'aria che si può percepire, anche solo a naso, in una grande città italiana è molto più vicina a quella irrespirabile di una delle tante inquinatissime città del terzo mondo o della Cina che non all'aria che si respira in una metropoli statunitense. In pieno centro a San Francisco ti sembra di stare al parco.
Ritratto di hulk74
22 ottobre 2014 - 15:17
E non dico altro.. Americani (facepalm) Sono incredibili
Ritratto di piccoloanto
22 ottobre 2014 - 16:43
ere la rx8 hydrogen RE che andava a benzina e idrogeno è la versione bi-fuel della sportiva di casa Mazda in cui il propulsore 1.3 Wankel Renesis è in grado di funzionare sia alimentato a benzina che a idrogeno. Il serbatoio di idrogeno possiede una capacità di 110 litri alla pressione di 350 bar. Presentata nel 2004 allo stadio di concept car, la produzione è stata approvata nel 2005. Nel novembre del 2007 è iniziata la costruzione dei primi 30 esemplari destinati alla Norvegia per il progetto HyNor (abbreviazione di Hydrogen e Norway). Il motore 1.3 nel funzionamento a idrogeno produce 109 cavalli per 140 Nm di coppia massima erogata a 5.000 giri al minuto. La velocità massima è di 170 km/h mentre l'autonomia è pari a 100 km. Lo 0–100 km/h è pari a 10 secondi. Il motore nel funzionamento a benzina produce 231 cavalli e si avvale delle medesime prestazioni delle versioni alimentate solo a benzina capito gli giapponesi?
Ritratto di Moreno1999
22 ottobre 2014 - 18:57
4
La riprova che l'impegno e la passione pagano sempre. Mazda continua a fare centro....alla faccia di chi le critica!
Ritratto di lucios
23 ottobre 2014 - 00:47
4
.......ottime auto! FCA paga lo scotto di avere auto come Ram che non sono piccole inquinatrici!
Ritratto di Silvio Dante
23 ottobre 2014 - 12:40
...peccato che le macchinette in usa non se la caga quasi nessuno. ;)