MESE NERO - Da quando vengono registrate le nuove immatricolazioni a livello europeo, il mercato dell’auto non aveva mai subito una contrazione come quella di aprile 2020: le vendite nell’Unione Europea, nel Regno Unito e nell’area Efta (Islanda, Norvegia, Svizzera) sono calate del 78,3%, passando dalle 1.345.181 di aprile 2019 alle 292.182 del mese scorso. Sono gli effetti della pandemia di coronavirus, che ha determinato un brusco calo della domanda e la chiusura degli autosaloni, mettendo quasi ko un settore cruciale per l’economia di molti Paesi dell’area.
BIG A PICCO - Il calo di aprile segue quelli di gennaio, febbraio e aprile, portando il quadrimestre a perdere il 39,1% rispetto a gennaio-aprile dello scorso anno (da 5.492.003 a 3.346.193 nuove immatricolazioni). Ad aprile, le nazioni più colpite della crisi sono state l’Irlanda, l’Italia, il Regno Unito la Spagna, dove il mercato si è contratto fra il 96,1% e il 97,6%. Non è andata molto meglio alla Francia, in calo dell’88,8%, mentre la Germania ha accusato una perdita del 61,1%. Il calo minore è stato registrato nei Paesi scandinavi: in Norvegia le vendite sono diminuite del 34,0%, in Danimarca del 37,0%, in Svezia del 37,5% e in Finlandia del 38,6%.
LA LANCIA SI È AZZERATA - La contrazione di aprile non ha risparmiato alcun gruppo automobilistico. La Volkswagen, prima per immatricolazioni, è passata dalle 284.783 di aprile 2019 alle 77.862 del mese scorso (il 72,7% in meno), ma ancora peggio è andata alla PSA: il calo, dell’81,2%, vale quasi 160.000 auto in meno (da 195.393 a 36.718). Il Gruppo Renault ha perso il 79,0%, attestandosi a 27.740 nuove auto. Quarto il gruppo Hyundai, con 17.743 immatricolazioni (il 76,1% in meno), e quinta la BMW, in flessione del 65,3% a 23.504 auto. Il calo peggiore, dell’87,7%, è stato riportato dalla FCA: ad aprile 2019 vendeva 84.387 auto, diventate 10.419 il mese scorso. Di queste, solo 113 erano Lancia (5.794 ad aprile 2019): il calo, del 98,0%, non ha eguali fra i marchi.