ADAGIO, MA AVANTI - Meglio così che il “rosso”… Ma le 177.822 immatricolazioni registrate nel corso di gennaio 2018 non suscitano entusiasmi. Il primo mese dell'anno ha infatti offerto agli operatori un giorno in più per vendere e dunque le quasi 6 mila auto in più immatricolate rispetto al gennaio 2017 (allora furono 172.034) si può dire che rappresentino appunto il frutto di quella giornata aggiuntiva. Comunque, l’importante è cominciare l’anno positivamente, anche se non mancano le inquietudini.
L’INCOGNITA “KM 0” - L’anno scorso si è concluso con un bilancio di 1.971.074 nuove immatricolazioni, un ottimo risultato, che però è fortemente appesantito dalle tante “km 0”, vetture immatricolate dalle concessionarie per poi essere vendute come usato. Un meccanismo ormai diffusissimo e ben noto, che permette di pubblicare dati positivi e di far quadrare in conti, ma certamente crea poi problemi al momento di dover vendere quelle auto ferme sui piazzali. E secondo le informazioni dell’UNRAE (l’organizzazione delle rappresentanze in Italia delle case estere) alla fine del 2017 le auto di questo tipo erano circa 180.000. Non poche.
LA JEEP CORRE - Valutando le tabelle delle immatricolazioni di gennaio 2018, a farsi notare e a creare altri interrogativi, è il fatto che l’andamento del mese non è omogeneo per tutti i costruttori. Nel panorama della quarantina di nomi presenti sul mercato si registrano diversi trend. Da chi a gennaio ha accusato un “profondo rosso” a chi invece beneficia di un momento particolarmente favorevole. Si fa così notare il dato negativo del marchio Fiat, che con 34.470 unità immatricolate nel mese accusa un calo del 7,95% rispetto al gennaio 2017. In seno al gruppo FCA c’è poi la più forte perdita della Lancia, con il 26,57% in meno nei confronti del 2017, ma ci sono anche i dati favorevoli della Jeep (+107,79%, con 7.439 unità immatricolate) e della Alfa Romeo (+28,34% con 4.520 nuove immatricolazioni).
ALTI E BASSI - Il gruppo delle marche virtuose comprende le francesi della PSA (Peugeot +15,54% con 10.879 unità e Citroën +23,24% con 8.776 auto immatricolate). Il successo degli ultimi modelli delle due marche sta incidendo sull’andamento generale del gruppo. Altro nome in fase virtuosa è la Nissan, che con 6.446 immatricolazioni è cresciuta del 34,24% nei confronti del gennaio 2017. Il momento è anche molto favorevole per Suzuki, Skoda e Mazda: la prima a gennaio ha incrementato le sue immatricolazioni del 44,46%; la marca ceca è cresciuta del 33,10% (3.363 le immatricolazioni della prima e 2.260 quelle della seconda) e la Mazda ha totalizzato 1.157 nuove immatricolazioni. Bene è anche andata l’Audi, che ha chiuso il mese con un incremento del 14,11%, immatricolando 6.502 auto. La Mercedes è stata sostanzialmente stazionaria (+2,2%, con 4.758 unità) mentre la BMW accusa addirittura un arretramento, pari al 5,11%, con 4.832 immatricolazioni contro le 5.092 del gennaio 2017. Non buono è stato il gennaio della coppia coreana di Hyundai e Kia: la prima è calata del 9,42%, mentre la Kia ha perso il 15,59%. Non bene è anche andata la Renault, che con 9.503 immatricolazioni ha perso il 4,96%.
FORTISSIMAMENTE PANDA - Regina del mercato anche a gennaio si è confermata la Fiat Panda, con 11.237 unità immatricolate. Alle sue spalle la Fiat 500X, 5.734 immatricolazioni, e la Ford Fiesta con 5.388. Oltre le cinque mila unità immatricolate sono anche la Fiat 500 e la Fiat Tipo (rispettivamente 5.263 e 5.215). Molto bene sta andando la Citroën C3, di cui a gennaio sono stati immatricolati 4.829 unità.