FINITA LA RIPRESA - Dopo sette anni di risultati in continua espansione il mercato americano dell’auto nel 2017 si riassesta e fa registrare un calo nelle vendite annue totali rispetto al 2016. La contrazione di circa il 2% non preoccupa però più di tanto gli analisti. Da un lato, dopo l’inizio della ripresa economica nel 2009, le vendite hanno marciato ad un ritmo senza precedenti, dall’altro i numeri rimangono più che soddisfacenti con 17,1 milioni di nuovi veicoli venduti che, se la stima dovesse essere confermata, fanno del 2017 il quarto anno con più volume della storia del mercato automobilistico americano.
FCA LA PEGGIORE A DETROIT - Tutte e tre le case automobilistiche con base a Detroit hanno visto cali rispetto all’anno precedente con FCA a far registrare il risultato peggiore. Mentre General Motors e Ford sono state capaci di contenere le perdite (la flessione è stata del 1,3% e 1,1% rispettivamente) il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha visto un calo nel dato delle vendite di 8% rispetto al 2016. Non sorprende che l’unico marchio FCA a crescere su base annua sia RAM (+2%) grazie al ritrovato amore degli americani per i pick-up, che ha contribuito significativamente anche ad arginare la contrazione di Ford (+4,3% di pick-up venduti) che ha invece subito il netto calo nelle consegne della spaziosa berlina Fusion, una flessione del 21% rispetto al 2016 che ha già portato Ford a cancellarne il restyling previsto per il 2018. Ford rimane in ogni caso il marchio preferito dagli statunitensi con 2,59 milioni di vetture vendute.
LE MARCHE STRANIERE - Per quanto riguarda i marchi da oltre oceano Toyota limita le perdite con una flessione dello 0,6%, mentre Lexus conclude l’anno con un dato negativo dell’8%. Nissan, Honda e Subaru riescono invece a crescere con aumenti nelle vendite di nuove auto del 1,9, 0,2 e 5,3% rispettivamente. Continua il brutto momento per Kia in America con un calo che rispetto al 2016 arriva quasi a toccare i 21 punti percentuale.