Prosegue il periodo nero dovuto alla pandemia. A febbraio 2021 infatti le nuove immatricolazioni di autovetture nell'Unione Europea sono diminuite del 19,3%, toccando quota 771.486 unità (850.170 unità nell'area composta dai Paesi Ue-Efta e dal Regno Unito) e segnando il febbraio più basso dal 2013. Da gennaio a febbraio 2021, le immatricolazioni totali di nuove auto nell'Unione Europea sono state inferiori del 21,7% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Tutti e quattro i principali mercati dell'UE hanno registrato perdite; in Italia la flessione è stata più limitata (-12,3%), mentre gli altri mercati hanno affrontato cali più forti: Germania (-19,0%), Francia (-20,9%) e Spagna (-38,4%). Prendendo in considerazione il consultivo di gennaio e febbraio 2021, i numeri assumono toni ancor più drammatici, con la Spagna che è risultata la più colpita dalla crisi, con vendite quasi dimezzate (-44,6%) rispetto allo scorso anno, seguita da Germania (-25,1%), Francia (-14,2%) e Italia (-13,1%).
Tra i costruttori dell’area europea (compreso Efta e UK), la prima posizione è occupata dal Gruppo Volkswagen, con 218.885 auto (-19 % rispetto al 2020), seguita al secondo posto da Stellantis, con 1098.883 unità (-22,4%), terzo posto per il Gruppo Renault, con 74.298 vetture immatricolate (-28,6% rispetto al 2020). Quarta posizione per il Gruppo Hyundai, che fa segnare una contrazione del 19,1%, con 60.878 unità.
In flessione tutti i principali marchi: Volkswagen -21,7% con 94.242 vetture, Peugeot -22,4% con 66.080 immatricolazioni, Skoda -13,8% con 48,193 auto. Flessione ancora più netta per Alfa Romeo, -44% con 1909 immatricolazioni, e DS, -47,4% a quota 3.014. Flessione più contenuta per Jeep (-5,3% a 10.402). Bene Volvo, in crescita dell’1,4% 23.354 vetture, e Alpine, che fa registrare un +41,3%, anche se le unità immatricolate, pari a 89, sono contenute.