SEI MESI FAVOREVOLI - Nei primi sei mesi del 2018 nell’Unione europea sono state consegnate 8.449.247 vetture, pari a un aumento del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2017. Se si aggiungono i tre paesi dell’Efta (area di libero scambio) si arriva a 8.695.785 auto. Anche in questo caso si tratta di un incremento del 2,8%. A giugno il mercato ha avuto un andamento più robusto: con 1.569.067 vetture immatricolate nei paesi dell’Unione europea c’è stata infatti una crescita del 5,2%.
MOLTI PAESI IN FASE DI BOOM - Le statistiche del semestre registrano una crescita per la gran parte dei paesi UE. Soltanto cinque presentano il segno meno davanti alla percentuale di variazione rispetto al primo semestre 2017. SI tratta di Repubblica Ceca (-0.5%), Danimarca (-2,5%), Irlanda (-4,5%), Italia (-1,4%), Gran Bretagna (-6,3%). Tra gli altri paesi le variazioni in aumento variano molto. Si va dal +33% della Romania al +1,4% di Cipro. Nove paesi fanno segnare incrementi a due cifre: Bulgaria (+22,6%), Croazia (+19,3%), Grecia (+23,7%), Ungheria (+29%), Lituania (+24,6%), Olanda (+12,1%), Polonia (+10,5%), Spagna (+10,1%), Svezia (+16,5%). Lontani da queste performance sono i grandi mercati: la Germania con 1.839.031 vetture immatricolate cresce del 2,9%, la Francia con 1.188.150 aumenta del 4,7%. Come detto, la Spagna cresce del 10,1% grazie alle sue 734.649 immatricolazioni e l’Italia e la Gran Bretagna sono addirittura in calo.
CRESCITA DIFFUSA - Tra le marche, diverse si fanno notare positivamente per un forte ritmo di crescita. È il caso di Seat (+19,4%), Dacia (+16,2%), Jeep (+68,1%), Lada (+10,8%), Lexus (+10,3%). Bene sono andate anche Volkswagen (+9,4%), Skoda (+9%), Porsche (+9,3%), Peugeot (+8,9%), Alfa Romeo (+8%), Hyundai (+7,8%). La marca Fiat accusa invece un calo del 9%, con 418.950 vetture immatricolate nel semestre.