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Mercato tedesco dell’auto: un bilancio del 2022

Pubblicato 05 gennaio 2023

Lo scorso anno sono state immatricolate 2,65 milioni di auto in Germania in crescita del 1,1% ma in netto calo rispetto ai volumi pre-pandemia. Volkswagen resta leader, seguita da Mercedes e Audi.

Mercato tedesco dell’auto: un bilancio del 2022

La “ressa” di dicembre nelle concessionarie tedesche ha portato a far lievitare i volumi mensili del 38,1% a oltre 341.000 immatricolazioni di auto nuove e far chiudere in attivo un 2022 che si era trascinato molto stancamente fino all'autunno. L'Autorità federale dei trasporti, KBA, ha tirato le somme contabilizzando 2,65 milioni di registrazioni, con un rimbalzo dell'1,1% rispetto al 2021, ma ampiamente sotto i livelli degli anni che hanno preceduto la pandemia (-23%). Per la Germania si tratta del secondo peggior andamento del mercato dalla riunificazione tedesca, conclusa nel 1991.

I privati in particolare (+5%) hanno fatto le corse per riuscire a sfruttare gli incentivi pubblici, che fino a fine anno raggiungevano i 6.000 euro per le elettriche pure con un listino fino a 40.000 euro Iva esclusa (5.000 per i modelli fra 40.000 e 65.000 euro) e i 4.500 per le plug-in (3.750). Compreso il contributo obbligatorio dei costruttori, pari alla metà di quello governativo, i bonus erano compresi fra 9.000 e 5.625 euro.

Il governo di coalizione, il “semaforo” fra socialdemocratici (rosso), verdi e liberali (giallo), che ha già fissato un obiettivo di 15 milioni di auto a emissioni zero entro il 2030, ha varato la riduzione dei finanziamenti. Dal primo gennaio 2023 il contributo pubblico scende a 4.500 per le elettriche fino a 40.000 euro e a 3.000 per quelle fino a 65.000. Non solo: da settembre l'incentivo sarà riservato solo ai privati e con il 2024 scende a 3.000 e solo per le auto fino a 45.000 euro.

L'impressione è che più che il contributo in sé, la spinta al mercato sia arrivata dalla paura di perderlo. Almeno per quanto riguarda il contenimento delle emissioni l'operazione ha avuto successo perché quelle di CO2 della flotta di nuova immatricolazione sono scese di quasi l'8%, da 118,7 a 109,6 g/km

Si tratta dell'effetto congiunto tra l'aumento delle elettrificate, che hanno sfiorato il 49% di quota, e il calo di quelle a benzina (-11,2%, ma comunque quasi un terzo dei volumi complessivi) e a gasolio (dal 20% del 2021 al 17,8% di quest'anno). Nel 2022 in Germania sono state consegnate 470.559 auto a batteria (+32,2%), pari al 17,7% del totale, e 827.321 ibride, 362.093 delle quali plug-in, in aumento dell'11,3% e con una quota del 13,7%. In termini di crescita, la strategia dell'esecutivo sembra aver favorito Stellantis che con DS, Jeep e Alfa Romeo ha tre dei quattro marchi che in dicembre hanno visto i volumi lievitare addirittura in tripla cifra: +374,2% (+91,2% nei dodici mesi), +206,4% (+27,3%) e +166,8% (+22,3%). Il quarto è Tesla (+162,7%) che ha targato oltre 17.500 macchine (5,6% di quota) circa tre volte quelle consegnate dei tre brand del secondo gruppo europeo (+76,2% nel 2022). Lo scorso anno in Germania la casa automobilistica che è cresciuta di più è stata tuttavia Polestar, controllata da Volvo a sua volta di proprietà di Geely: +166,4%, ma con una quota dello 0,3%, peraltro la stessa di un costruttore storico come Honda, che ha venduto 700 auto in più.

Volkswagen si è confermato il marchio più venduto con una quota del 18,1% (-1,8%) e quasi 491.000 immatricolazioni seguito da Mercedes con il 9,2% (+8,3%) e da Audi con l'8% (+17,3%) che ha scavalcato BMW con il 7,9% (-5,7%). La prima casa estera, peraltro di proprietà del gruppo VW, è Skoda con il 5,4% di penetrazione (-3,9%), mentre il costruttore asiatico con lo share più importante è Hyundai (4%). Smart, la joint venture fra Mercedes e Geely che ha ceduto il 49,3%, e Suzuki, che è arretrata del 43,1%, sono i brand che hanno perso di più.



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Ritratto di alveolo
5 gennaio 2023 - 10:55
Pensandoci bene, un po' deluso sia dalla loro quota poi a fine anno delle ev letta di recente, e sia (e di questo già sapevo) del fatto che la spinta degli incentivi andrà pure a scemare negli anni a seguire, con ovvie presumibili ripercussioni. Io pensavo se la caricassero loro la soma per fare da apripista (fra paesi eu di un certo peso, che non fanno il venduto della sola Lombardia), per pionieristicamente pigliarsi tutti gli scompensi di partenza della tecnologia ed annesse questioni logistiche. Ma a quanto pare, sarà che i tempi non sono economicamente dei più felici, sarà che l'auto è la seconda spesa per rilevanza dopo la casa (non si tratta di cambiarsi lo smartphone), poi non sono tanto più avventati-curiosoni di noi, in tal caso
Ritratto di alveolo
5 gennaio 2023 - 10:58
Non ultimo, con le autobahn che hanno, non sarà il massimo dell'appetibilità lo scenario commerciale di auto che tappano sempre più a 180 se non addirittura a 160 orari.
Ritratto di San Bonifacio VR
5 gennaio 2023 - 11:24
2
Certo che per trovare auto che tappano a 160 o 180 basta guardare quello italiano, e non parlo delle EV ma delle termiche. Che oltre a tappare a 160 per raggiungerli impiegano il triplo di una ID3.
Ritratto di giulio 2021
5 gennaio 2023 - 12:29
Bene per Stellantis però sarebbe da vedere quante auto premium hanno venduto penso attorno allo zero, Polestar è stat la sorpresa assoluta ed è cino svedese, MG non so: in Francia ha fatto quasi il 1000 % in più ed è diventata mainstream.
Ritratto di alveolo
5 gennaio 2023 - 13:37
Effettivamente, l'articolo è sulla Germania = giusto parlare di tutto tranne che dei dati tedeschi
Ritratto di Rush
5 gennaio 2023 - 13:42
Alveolo l’auto forse è la terza come spesa. Oltre la casa metterei i figli nel senso costo istruzione dato che ti ci compreresti una Ferrari e forse poi anche la salute dato che la sanità pubblica è inefficiente e se hai bisogno velocemente devi appoggiarti al privato. Piano piano l’auto è scesa dal podio. Se facciamo un raffronto tra generazioni oggi i ragazzi l’auto non l’hanno più di certo al primo posto come ai miei tempi. Se pensiamo solamente al car sharing… il mio era andare da mio padre a chiedere se mi prestava l’auto…-:)))… quindi diventava primario possederne una. Oggi non lo è più.
Ritratto di Thunder1
5 gennaio 2023 - 15:00
1
Effettivamente per le Autobahn mille volte meglio un Audi elettrica magari bloccata a 180 ma che i 180 li raggiunge in un lampo piuttosto che le termiche più vendute in Italia che magari fanno anche loro i 180 ma ci mettono quindici minuti a raggiungerli e se per caso devi rallentare poi te ne servono altri quindici per tornare a 180.
Ritratto di Firebrand
5 gennaio 2023 - 16:14
+1
Ritratto di Truman200
5 gennaio 2023 - 13:11
Giulio Suzuki kaptur totale