SEMPRE AL VERTICE - Oltre ad esserne l’ammiraglia, la Mercedes Classe S è anche il modello simbolo della casa tedesca: fin dal suo esordio, avvenuto nel 1972, ha ispirato lo stile di marca e portato all’esordio le tecnologie più evolute, che poi sono state adottate anche da tutti gli altri modelli della Mercedes. Non sarà da meno la settima generazione, il cui debutto è in programma a settembre 2020: una delle molte innovazioni che vedremo è il nuovo sistema multimediale MBUX di seconda generazione, del quale oggi vengono forniti i primi dettagli.
COME UN TABLET - La prima novità del nuovo MBUX è che si controlla da un schermo tattile di 12,8” posto in verticale al centro della console, ritenuto più intuitivo e facilmente raggiungibile dai tecnici Mercedes. Il display è di tipo oled, la medesima tecnologia utilizzata per gli schermi degli smartphone e dei tv di ultima generazione, i cui vantaggi sono immagini più nitide, contrasti meglio definiti e un minore consumo energetico, perché assorbe energia solo quando i pixel che compongono le immagini sono accesi. Lo schermo è dotato del cosiddetto feedback aptico, dunque emette una lieve vibrazione quando recepisce il comando: ciò fa capire al guidatore che ha effettivamente premuto il tasto virtuale.
DA’ VOCE A TUTTI - Il sistema MBUX è concepito per funzionare con la voce: pronunciando Hey Mercedes, il sistema si attiva e consente ai passeggeri di regolare la temperatura dell’aria, cambiare canzone o connettersi ad internet per fornire le più disparate informazioni. A queste funzionalità, già presenti nell’MBUX di prima generazione, se ne aggiungono di nuove, perché il sistema riconosce anche la voce dei passeggeri posteriori, i più privilegiati all’interno della Classe S (il guidatore, spesso, è un autista): grazie a microfoni “annegati” nella tappezzeria, il sistema capisce da quale poltrona arriva la voce e regola automaticamente il clima se il passeggero dice “ho freddo” o “ho caldo”. I passeggeri posteriori hanno a disposizione due schermi fissi (sono alloggiati sul retro dei poggiatesta anteriori), con i quali gestire la multimedialità o l’intrattenimento, più un tablet al centro del divano: controlla le medesime funzioni, ma lo si può utilizzare mentre si guarda un film.
LE SA TUTTE - La frase Hey Mercedes è richiesta per attivare il sistema e impartire i comandi più complessi, ma diventa non più indispensabile per i semplici comandi: quando si riceve una telefonata, la si può accettare dicendo “rispondi” (anziché “Hey Mercedes, rispondi”, come per l’MBUX di prima generazione). Lo stesso per regolare il clima o per attivare il sistema Energizing: dicendo “sono stanco”, la Classe S abbassa la temperatura dell’aria, sceglie la musica e cambia il colore dell’illuminazione interna, in modo da aiutare il guidatore o i passeggeri ad avvertire meno la stanchezza durante un lungo viaggio. L’MBUX del 2020, inoltre, consente di attivare con la voce i dispositivi connessi dell’abitazione e risponde in modo più preciso a domande generali, anche di cultura o attualità.
SA COSA VEDI - Per ridurre al minimo le distrazioni alla guida, oltre ad aver eliminato molti comandi fisici nella plancia (ce ne sono 27 in meno), il nuovo MBUX è dotato della inedita funzionalità Interior Assist, che sfrutta le telecamere nel soffitto dell’abitacolo e l’intelligenza artificiale per assistere il guidatore: tracciandone i movimenti della testa, se questa si volta verso il cassettino anteriore (a significare che il guidatore è alla ricerca di un oggetto), l’MBUX accende da sé le luci interne; se la testa si volta posteriormente, il sistema abbassa la tendina copri-sole presente nel lunotto. Le telecamere vedono anche il movimento della mano davanti alla consolle e permettono, ad esempio, di alzare o abbassare il volume dell’impianto audio muovendo un dito nell’aria.
IN PRIMO PIANO - La Mercedes Classe S monta un secondo schermo per il cruscotto, che mostra le immagini in tre dimensioni e favorisce la lettura delle informazioni: mette in evidenza quelle essenziali alla guida (velocità, avvisi stradali) e tiene in secondo piano quelle meno importanti. La visualizzazione 3d è ottenuta grazie ad una sottile griglia, alloggiata a pochissima distanza dallo schermo e mossa continuamente in base alla direzione del suo sguardo; ciò inganna gli occhi, dandogli l’impressione di vedere pixel diversi. Questo “trucchetto” fa sì che il cervello percepisca la profondità nelle immagini.
MAI PIÙ STRADE SBAGLIATE - Le informazioni essenziali sono mostrate anche dai due nuovi head up display, che proiettano alcuni dati alla base del parabrezza e aiutano il guidatore a non distogliere lo sguardo dalla strada per scorgerle. Quello più evoluto, crea un’immagine ampia quanto un monitor da 77” e la sovrappone all’ambiente circostante, in modo da facilitare la visualizzazione delle indicazioni stradali quando si percorre una strada sconosciuta: la freccia che indica la svolta è posta in corrispondenza della stessa.