PIÙ SICURI DIETRO - Dopo la Ford sulla Fusion (Mondeo in Europa) e sulla Explorer, anche la Mercedes ha deciso di adottare le cinture di sicurezza-airbag per i posti posteriori. Si tratta di cinture la cui struttura contiene due airbag che in caso di incidente si gonfiano per qualche centimetro lungo entrambi i bordi della cintura stessa, sino a triplicarne la larghezza, proteggendo la cassa toracica di chi le indossa. Le Beltbag - questo i nome attribuito loro - sono concepite per i posti posteriori. Saranno presto installate sulle Mercedes di più alta gamma.
COSTOLE MENO A RISCHIO - La Beltbag entra in funzione quando i sensori rilevano il verificarsi di un impatto frontale molto violento. In quel momento viene comandato il gonfiaggio delle cinture airbag (non per carica esplosiva ma mediante gas). L’azione protettiva si ha in due modi: quella solita, conosciuta, svolta della cintura in quanto tale, e quella derivante dalla maggiore larghezza della stessa, che per di più ha la consistenza di un airbag. In questo modo la forte pressione che viene a scaricarsi sulle costole è più distribuita e ha meno possibilità di causare danni. Ovviamente la Beltbag laddove si verifichi un incidente non frontale e non violento funziona come una normale cintura di sicurezza. Tra l’altro risulta più confortevole da indossare.
SPERIMENTATE 3 ANNI FA - Le cinture integrate dall’airbag per i posti posteriori sono state una delle innovazioni di sicurezza sperimentate dalla Mercedes sulla vettura laboratorio ESF Experimental Safety Vehicle del 2009. In quell’occasione l’innovazione forse più rimarchevole era il sistema che in caso di incidente “gonfiava” le porte (nel senso che vi soffiava gas all’interno) rendendole più resistente agli urti e alle intrusioni.