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Michelin CrossClimate 2: l’all season si rinnova

Pubblicato 08 settembre 2021

Dopo il successo della prima generazione, arriva dai gommisti il nuovo Michelin CrossClimate 2, adatto a tutte le stagioni e ancora più sicuro.

Michelin CrossClimate 2: l’all season si rinnova

RACCOGLIE UN’EREDITÀ PESANTE - Nel 2015 la Michelin aveva presentato il suo primo prodotto all season, il CrossClimate (leggi qui le nostre prime impressioni alla guida). Sul mercato esistevano già gomme adatte a tutte le stagioni, ma l’approccio del costruttore francese era del tutto nuovo: si trattava più di un pneumatico estivo con spiccate doti sulla neve, che di un invernale “declassato”. Una questione che può sembrare filosofica, ma che si traduce in scelte tecniche radicali, a partire dal disegno del battistrada. Scelte che negli anni sono state apprezzate dai clienti: in Europa, dal lancio sono stati venduti 23 milioni di CrossClimate (incluso l’aggiornamento CrossClimate+), anche nelle declinazioni per suv e furgoni. 

VENDITE APPENA PARTITE - Il nuovo Michelin CrossClimate 2, le cui vendite partono proprio in questi giorni, è chiamato a confermare il successo della generazione precedente, che si è affermato come il più venduto di questa categoria di pneumatici. A spingerlo, la crescente richiesta di gomme all season: dagli 1,8 milioni vendute in Italia nel 2015 si dovrebbe chiudere il 2021 con circa 5 milioni. Per contro, la concorrenza è aumentata, con diversi costruttori di prim’ordine (come Bridgestone, Continental e Pirelli) che sono scesi in campo: nel 2015 c’era in pratica solo la Goodyear fra i “top player”. La partita si gioca, oltre che sulle qualità del prodotto e sul prezzo (che è in linea con quello della serie precedente), anche sulla disponibilità del prodotto. Al lancio sono previste 105 misure nelle taglie da 15 a 20 pollici: in pratica coprono il 98% delle esigenze di mercato per quanto riguarda vetture e suv. Restano in vendita 22 misure del CrossClimate+, mentre per i furgoni resta in commercio l’Agilis CrossClimate, lanciato più di recente. Più avanti verrà invece sviluppata una versione specifica del CrossClimate 2.

COME VA? - Non abbiamo ancora avuto modo di provare il nuovo Michelin CrossClimate 2, ma dai primi test del costruttore francese (commissionati al Tüv per quanto riguarda frenata e trazione e alla Dekra per la durata chilometrica) emergono i miglioramenti rispetto alla generazione precedente. In particolare, nella trazione e frenata su neve, e nei test a pneumatico usurato (bagnato incluso). La casa francese punta molto proprio sulla sicurezza anche dopo parecchi chilometri. Per questo, il battistrada ha delle scanalature alla base dei tasselli che servono ad aumentare la sezione dei canali a mano a mano che si macinano chilometri. Il disegno prevede anche delle nicchie che imprigionano la neve, migliorando l’aderenza, anche a pneumatico usurato. L’altra area in cui si è lavorato riguarda la mescola, che assicura una migliore adattabilità alle varie temperature di utilizzo.



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Ritratto di NITRO75
8 settembre 2021 - 18:24
Io ero scettico sull'utilizzo delle All season ed invece devo ricredermi. Certo dipende sempre in quali condizioni vengono usate ma per un uso normale vanno benissimo e fanno risparmiare il secondo treno soprattutto se si fanno pochi km all'anno. Altrimenti ci si ritrova con due treni di pneumatici vecchi.
Ritratto di Blueyes
9 settembre 2021 - 10:05
1
concordo, avevo il doppio treno e ho deciso di eliminarlo, alla fine le invernali e le estive invecchiavano troppo e non erano più sicure, senza contare lo spazio occupato in garage e il doppio lavoro monta e smonta. L'unico difetto di queste 4 stagioni Michelin è che sono care.
Ritratto di Trattoretto
8 settembre 2021 - 20:47
Le all season non sono adatte al clima italiano. I mesi caldi sono diventati troppi e troppo caldi per quelle gomme. Il battistrada va a farsi benedire dopo 30 mila chilometri (se va bene).
Ritratto di Mark R
8 settembre 2021 - 21:36
Non condivido... Ho le Continental AllSeason Contact su un'ibrida da 3 anni e con circa 52.000 km fatti (abito nella provincia di Modena dove i 37-38°C si vedono in estate); ad oggi la gomma più usurata presenta un battistrada di 3,6 mm ai lati mentre al centro anche 4,9 mm (pur avendole gonfiate a 3-3,2 bar); rispondono ancora bene.
Ritratto di Andre_a
9 settembre 2021 - 00:46
Non sono un po' esagerati 3 bar? Capisco l'ottimizzazione dei consumi, ma occhio alla sicurezza!
Ritratto di Mark R
9 settembre 2021 - 00:49
Su questa auto no.. Se non metti a quelle pressioni si avrebbe un consumo del battistrada ancora più disuniforme.. Anche sui forum battono pari su quanto ho verificato. Non sono un incosciente che mette davanti alla sicurezza i consumi......
Ritratto di Andre_a
9 settembre 2021 - 11:35
Proprio perché non mi sembri un pazzo, mi ha stupito la cosa. Cos'ha di particolare la Prius, non è neanche un'auto pesante. 3.2 bar è una pressione da camioncino a pieno carico... Toyota che pressioni consiglia? (senza polemiche, sono sinceramente curioso)
Ritratto di Mark R
9 settembre 2021 - 14:02
La Prius pesa sui 13-14 q.li in ordine di marcia, neanche tanto; molto probabilmente è il tipo di pneumatico, la misura (195/55 R16) che fa si di aver una spalla cedevole e mettiamoci anche la variabile della larghezza del canale del cerchione (in lega). Oltretutto con questo treno di gomme ho scelto l'indice di carico superiore 91 (XL) al posto di 87 (sempre indice di velocità: V), perciò essendo le XL sopportano fino a 3,5 bar; la pressione la vario tra i 3 bar fino a 3,5 se siamo in 4-5 persone + eventuali bagagli. In inverno scendo anche a 2,8-2,9 bar viste le condizioni. Se non ricordo male la pressione consigliata da Toyota è sui 2,4 bar. C'è anche da dire che il consumo del battistrada è più disuniforme e accentuato perchè tendo a prendere le curve allegre poichè, quando possibile, veleggio e uso poco i freni. Guardando di per sè il solo valore della pressione non indica nulla in quanto deve essere sempre correlata all'indice di carico della gomma; ne so qualcosa visto che devo fare attenzione con il motorhome (che peso asse per asse in assetto viaggio) per viaggiare sempre in sicurezza.. Per dire ogni sua gomma 225/75 R16 118R CP porta circa 840 kg a 3 bar mentre 1320 kg a 5,25 bar o 6 bar a seconda di dov'è montata (ricordando che l'indice di carico è dichiarato all'indice di velocità). Questo per dire che ha poco senso fare i paragoni con il solo valore della pressione.
Ritratto di Andre_a
9 settembre 2021 - 14:28
Quello che dici ha senso, ma boh... 3,5 bar è un mattone, a quelle pressioni ci sono arrivato solo in bicicletta, in auto raramente supero i 2. Mi sembra strano anche il superare di così tanto la pressione consigliata dal costruttore (che peraltro è Toyota, non l'ultima delle startup). D'istinto rimango perplesso, ma prometto che se mi capita una Prius e un compressore provo e ti faccio sapere :)
Ritratto di Mark R
9 settembre 2021 - 14:43
Lo pneumatico, fino al limite progettuale, più viene gonfiato più aumenta la capacità di portata in modo (quasi) lineare; esempio Continental per le gomme C e CP ed altre fornisce le tabelle con pressione di gonfiaggio e relativa portata. Punti di vista sul fatto di essere un mattone che poi dipende anche dalla spalla (55) se è più o meno cedevole e struttura dello pneumatico. A 3,5 bar ci arrivo e li supero con il motorhome (che comunque non è un mattone per via della spalla 75 e abbinata cerchione/pneumatico), dal mio punto di vista non è alta come pressione; mentre, giusto per dire, mio figlio in bici da corsa arriva anche sui 12-13 bar quando ha corso dentro l'autodromo di Imola. Chiaro che se hai pneumatici con spalla sotto ai 40 e tutto il resto non porti a pressioni elevate per ovvi motivi. Tanto per dire.. Stessa identica gomma, misura e indice di carico sulla 208 1.2 e anche lì le pressioni consigliate sono 2-2,2 bar però per aver un consumo uniforme le devo tenere sui 2,6-2,8 bar (2,4 al post) quando non è carica...
Ritratto di Trattoretto
9 settembre 2021 - 15:51
@Mark quelle pressioni sono una follia su un'auto (che pesa relativamente poco tra l'altro), soprattutto sul bagnato, perché diminuiscono l'impronta a terra e la capacità di aderire uniformemente alle irregolarità del fondo stradale.
Ritratto di Trattoretto
9 settembre 2021 - 15:52
* capacità del battistrada di adattarsi al fondo stradale
Ritratto di Mark R
9 settembre 2021 - 15:58
Ogni auto è a sè, idem lo pneumatico e il cerchione abbinato (vedi la larghezza del canale). Come ho già detto non ho mai avuto problemi di sicurezza neanche in montagna compresa neve. PS: Conosco bene le dinamiche di come funziona la fisica specie in questo ambito.
Ritratto di Andre_a
9 settembre 2021 - 17:17
Perdonami la battuta, ma considerando che ormai anche i professionisti del ciclismo su pista difficilmente vanno sopra i 10 bar, il vostro mi sembra un difetto di famiglia! Riguardo alle macchine, capisco l'importanza del consumo uniforme, ma alzando le pressioni, l'aderenza e la frenata peggiorano. Secondo me è meglio cambiare gomme un po' più spesso.
Ritratto di Mark R
9 settembre 2021 - 18:27
Guarda... In pista (specie quelle in legno) vedi esempio Ganna alle olimpiadi ha usato tubolari specifici e con pressioni prossime ai 20 bar; semmai su strada, vista l'adozione di copertoni o tubeless da 25-28 mm (non più da 19-21-23 mm) vista la maggior scorrevolezza, tenuta in curva, comfort etc le pressioni si sono abbassate attorno ai 6 bar circa. Perciò non è un difetto di famiglia ma si usa tecnica e conoscenze/esperienze pregresse; la battuta non la vedo azzeccata visto che l'esempio da te riportato non è corretto. Se il consumo del battistrada non è uniforme tu cosa ne deduci? Che esso non lavora in modo ottimale, ne consegue le prestazioni vengono inficiate; chiaramente non potrà essere perfettamente uniforme per ovvi motivi. Alzare le pressioni, fino ad un certo punto, non implica necessariamente un peggioramento delle prestazioni; come ho ripetuto più volte la sicurezza non è stata inficiata (comprese quelle rare frenate a fondo che mi son capitate di fare in 3 anni e le migliaia di km fatti sul bagnato)... Se poi uno vuole fare il tempo sul giro è un altro discorso. Non è una questione di voler o meno cambiare le gomme spesso.
Ritratto di ziobell0
8 settembre 2021 - 21:56
Stanco del cambio treno mi sono convertito ai cross climate e mi trovo bene. Lo scorso inverno x raggiungere la casa in montagna sommersa dalla neve li ho testati come si deve, soddisfatto.
Ritratto di Alfiere
8 settembre 2021 - 22:15
2
Quest'anno farò il secondo inverno con delle Maxxis AP3 all season su RCZ 2.0Hdi e i primi 20mila km sembrano aver lasciato almeno altrettanti di margine. Ero un po' spaventato dal devastarle in estate ma pare che sia andata bene...
Ritratto di andrea120374
9 settembre 2021 - 08:37
3
Ottime gomme le ho su classe A sono un perfetto compromesso anche su X1 ho le allseason di altra marca e mi trovo bene
Ritratto di ziobell0
9 settembre 2021 - 09:59
durata? io sono a 20K km
Ritratto di Richi_001
28 settembre 2021 - 11:28
Anche io inizialmente ero un po’ scettico, avevo i miei pneumatici estivi e poi entro il 15 di novembre li cambiavo con quelli invernali. Poi però per diversi motivi ho scelto le gomme All Season, perfette per la temperatura che c’è a Milano, nè troppo calda nè troppo fredda. E ovviamente ho preferito le gomme Michelin in quanto in termini di performance e duratura sono eccezionali. Visto che è arrivato il momento di cambiarle e le caratteristiche delle gomme CrossClimate 2 sono quelle che cercavo, le ho acquistate subito online da un rivenditore autorizzato: https://www.1001pneumatici.it/pneumatici-auto/marche-pneumatici-auto/michelin Adesso devo solo andare da Roberto, il mio meccanico.