RACCOGLIE UN’EREDITÀ PESANTE - Nel 2015 la Michelin aveva presentato il suo primo prodotto all season, il CrossClimate (leggi qui le nostre prime impressioni alla guida). Sul mercato esistevano già gomme adatte a tutte le stagioni, ma l’approccio del costruttore francese era del tutto nuovo: si trattava più di un pneumatico estivo con spiccate doti sulla neve, che di un invernale “declassato”. Una questione che può sembrare filosofica, ma che si traduce in scelte tecniche radicali, a partire dal disegno del battistrada. Scelte che negli anni sono state apprezzate dai clienti: in Europa, dal lancio sono stati venduti 23 milioni di CrossClimate (incluso l’aggiornamento CrossClimate+), anche nelle declinazioni per suv e furgoni.
VENDITE APPENA PARTITE - Il nuovo Michelin CrossClimate 2, le cui vendite partono proprio in questi giorni, è chiamato a confermare il successo della generazione precedente, che si è affermato come il più venduto di questa categoria di pneumatici. A spingerlo, la crescente richiesta di gomme all season: dagli 1,8 milioni vendute in Italia nel 2015 si dovrebbe chiudere il 2021 con circa 5 milioni. Per contro, la concorrenza è aumentata, con diversi costruttori di prim’ordine (come Bridgestone, Continental e Pirelli) che sono scesi in campo: nel 2015 c’era in pratica solo la Goodyear fra i “top player”. La partita si gioca, oltre che sulle qualità del prodotto e sul prezzo (che è in linea con quello della serie precedente), anche sulla disponibilità del prodotto. Al lancio sono previste 105 misure nelle taglie da 15 a 20 pollici: in pratica coprono il 98% delle esigenze di mercato per quanto riguarda vetture e suv. Restano in vendita 22 misure del CrossClimate+, mentre per i furgoni resta in commercio l’Agilis CrossClimate, lanciato più di recente. Più avanti verrà invece sviluppata una versione specifica del CrossClimate 2.
COME VA? - Non abbiamo ancora avuto modo di provare il nuovo Michelin CrossClimate 2, ma dai primi test del costruttore francese (commissionati al Tüv per quanto riguarda frenata e trazione e alla Dekra per la durata chilometrica) emergono i miglioramenti rispetto alla generazione precedente. In particolare, nella trazione e frenata su neve, e nei test a pneumatico usurato (bagnato incluso). La casa francese punta molto proprio sulla sicurezza anche dopo parecchi chilometri. Per questo, il battistrada ha delle scanalature alla base dei tasselli che servono ad aumentare la sezione dei canali a mano a mano che si macinano chilometri. Il disegno prevede anche delle nicchie che imprigionano la neve, migliorando l’aderenza, anche a pneumatico usurato. L’altra area in cui si è lavorato riguarda la mescola, che assicura una migliore adattabilità alle varie temperature di utilizzo.