PRODOTTA IN ITALIA - Dopo una lunga gestazione, dovuta anche a problemi giudiziari con il precedente partner industriale (qui per saperne di più), la svizzera Micro ha svelato all’inizio del 2020 la Microlino 2.0, ossia la versione evoluta della piccola elettrica, mai entrata in produzione, ispirata alla storica Isetta degli Anni 50. Oggi, ad un anno di distanza, ne annuncia la data d'inizio della produzione, fissata per il mese di settembre del 2021. A realizzare i 20.000 esemplari già prenotati, sarà una società apposita formata dalla stessa Micro e dall’italiana Cecomp, azienda automotive piemontese con 450 dipendenti fondata nel 1978 da Giovanni Forneris.
OMOLOGAZIONE E POI PRODUZIONE - La Cecomp, che è specializzata in progettazione, prototipazione e industrializzazione, ha già completato la realizzazione del primo prototipo (nella foto più in alto). In tutto ne verranno realizzati cinque, utilizzati per i consueti test; una volta completato il processo di omologazione e conclusa la parte delle prove, verrà avviata la produzione in serie. Nel 2022 è prevista un’accelerata che porterà a realizzare 3.000 vetture l’anno, che diventeranno 6.000 nel 2023. L’assemblaggio avverrà nella fabbrica di La Loggia, mentre il telaio sarà realizzato nello stabilimento di Moncalieri.
È UN QUADRICICLO PESANTE - La Microlino 2.0 è una microcar omologata come quadriciclo pesante (quindi guidabile da 16 anni con patente B1) e rispetto alla prima versione è stata migliorata sotto tutti i punti di vista. L’intero telaio è stato riprogettato (il precedente era tubolare, foto qui sopra), e ora è composto da parti di acciaio e alluminio, e la carreggiata posteriore aumentata. Tutto questo si dovrebbe tradurre in una migliore tenuta di strada, oltre a un generale aumento della sicurezza passiva. Sono stati rivisti anche gli interni e il motore, sostituito con un’unità più potente. Il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 12.000 euro.