IN DEROGA - Move-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti, nella foto sopra) è il dispositivo fornito da Regione Lombardia che gli automobilisti possono far installare presso una delle strutture autorizzate e utilizzare anche per accedere all’Area B del Comune di Milano. In pratica, una volta sottoscritto il contratto e attivata la scatola nera, viene data anche a chi possiede una vettura che non potrebbe accedere alla zona a traffico limitato, che copre quasi l’intero territorio del comune, una deroga per percorrere un certo numero di chilometri all’anno: per esempio le diesel Euro 5, che di recente sono state bandite, possono circolare per 2.000 km.
CONTA I KM QUANDO NON DEVE - E qui sorge il problema, che evidentamente ha a che fare con il sistema informatico che sovraintende alla scatola nera del Move-In, che sta generando molto malcontento. Infatti, come testimoniano le molte segnalazioni degli utenti, l’apparecchio tiene traccia anche dei chilometri percorsi quando l’Area B non è attiva (quindi fuori dalla fascia lunedì-venerdì dalle 7:30 alle 19), cioè quando la circolazione sarebbe libera. Arrivare così al numero di chilometri consentiti diventa più veloce, sballando i calcoli di chi ha adottato questa soluzione. A farne le spese sono così soprattutto quelle persone che ogni giorno sono costrette a spostarsi per motivi di lavoro ma che, inevitabilmente, devono lasciare la macchina in garage nel weekend per evitare che il conteggio continui a salire.
LA DISDETTA È LA SOLUZIONE? - Una situazione come questa ha portato molti utenti a disdire Move-In non appena hanno compreso che i benefici erano inferiori alle attese. Solo se si disattiva Move-In prima che di avere percorso la metà dei chilometri consentiti è infatti possibile tornare a usufruire delle esenzioni previste dal Comune di Milano per tutti. Infatti, per il primo anno di entrata in divieto della propria vettura, vengono garanti 50 accessi nell’Area B, mentre a partire dal secondo anno ci sono 25 ingressi all’anno per i residenti e 5 per i non residenti.
CHI RIVOLVERÀ IL PROBLEMA? - Le numerose segnalazioni di protesta spingono le istituzioni a trovare una soluzione che possa soddisfare i tanti utenti interessati. Finora, però, da entrambe le parti in causa c’è stato un continuo rimbalzo di responsabilità. Regione Lombardia, infatti, ritiene che spetti al Comune di Milano chiedere una modifica del software, in modo tale che il conteggio dei chilometri possa avvenire solo quando Area B è effettivamente attiva. Il sindaco Giuseppe Sala, invece, non sembra essere intenzionato a fare alcun passo indietro, lui è convinto che sia importante effettuare il conteggio dei chilometri anche di notte, nonostante questo possa danneggiare gli automobilisti.
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