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Milano: con la “scatola nera” si potrà accedere all’Area B

Pubblicato 18 ottobre 2019

Sanata l'incongruenza tra norme regionali e comunali sulla circolazione dei veicoli del progetto Move-in.

Milano: con la “scatola nera” si potrà accedere all’Area B

SI SONO ACCORDATI - Il progetto sperimentale MoVe-In della Regione Lombardia prevede la possibilità di circolare anche per le auto che normalmente sarebbero colpite dai divieti di circolazione sul territorio regionale, a patto di montare una scatola nera che ne monitori i chilometri e le strade percorsi. Questo, però, non autorizzava la circolazione sul territorio del Comune di Milano dove l'Area B impedisce il transito ai veicoli più vecchi (qui tutti i divieti in dettaglio). Ora l’anomalia è stata sanata e le auto equipaggiate con il dispositivo Move-in potranno percorrere un certo numero di chilometri all'interno dell’Area B (le cifre verranno definite nelle future sedi tecniche).

MOVE-IN: COME FUNZIONA - La Regione Lombardia ha limitazioni permanenti alla circolazione, per veicoli Euro 0 benzina ed Euro 0, 1, 2 e 3 diesel. Ma, attraverso il progetto MoVe-In, consente ai possessori di questi veicoli, che si impegneranno ad installare una scatola nera presso i centri autorizzati (con un costo pari a 50 euro il primo anno e 20 euro fornitura del servizio), di utilizzare la loro auto anche per recarsi nelle zone soggette a restrizioni. La scatola nera permette di monitorare le percorrenze, tenendo conto dell'uso effettivo del veicolo e dello stile di guida adottato. Le limitazioni alla circolazione, quindi, non scattano più in funzione dell'orario e del giorno settimanale, ma solo a seguito dell'esaurimento del chilometraggio permesso a ciascuna tipologia di veicolo (il proprietario potrà quindi decidere quando usare l’auto). Il progetto MoVe-In è partito il 1° ottobre 2019 e ha visto un totale di 3.372 adesioni, con 2.479 richieste di diesel Euro 3, con 1.133 veicoli già equipaggiati con il dispositivo.



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Ritratto di Illuca
18 ottobre 2019 - 21:30
L'ennesimo modo per spennare gli automobilisti
Ritratto di OB2016
19 ottobre 2019 - 05:24
1
Pagando, vai dove vuoi....mi diceva mio nonno.
Ritratto di Asburgico
19 ottobre 2019 - 19:16
Eheheh aveva ragione
Ritratto di @opelista71
19 ottobre 2019 - 08:20
Nell'articolo si scrive: "La scatola nera permette di monitorare le percorrenze, tenendo conto dell'uso effettivo del veicolo e dello stile di guida adottato". Sto mettendo in dubbio se qui non si vada a lesionare la privacy della persona. In questo modo l'amministrazione pubblica può verificare continuamente i tuoi spostamenti!! Sarei curioso cosa dirà il garante con questa trovata genialoide.
Ritratto di Mbutu
19 ottobre 2019 - 09:30
Fatto salvo il dovere di proteggere i dati, non credo che ci saranno grossi problemi. Non saranno infatti diversi da quelli già affontati per le scatole nere delle assicurazioni o dai servizi di navigazione. In compenso può essere un buon compromesso per chi usa l'auto per il casa-lavoro. Con la soglia dei 7000 km annui significa una 30 di km al giorno, più del 60% dei pendolari non ne fa di più.
Ritratto di Cibrario
21 ottobre 2019 - 12:42
Con questo ennesimo escamotage, la lotta all'inquinamento dei veicoli più inquinanti si risolve in un bluff, con buona pace di coloro che hanno speso o pensano di spendere fior di quattrini per auto meno inquinanti. Consentire a veicoli addirittura euro 0 di circolare pagando, denota quanto sia demagogica la campagna contro gasolio e benzine. Oltretutto il parco veicoli oggetto di salvacondotto è anche quello che, dal punto di vista della manutenzione generale è il più carente, molti di questo mezzi sono di proprietà di extracomunitari che, conducono carrette insicure e altamente inquinanti. L'Italia dimostra di voler rimanere agganciata alla piattaforma Africana piuttosto che al resto dell'Europa più evoluta. Voglio evidenziare un'altra anomalia Italiana, il prezzo dei carburanti negli impianti autostradali che supera del 30/50% quello dei concorrenti sulle strade ordinarie con la quasi totale mancanza di colonnine elettriche. Il Governo che legifera avrebbe il dovere di imporre un prezzo calmierato sull'intera rete autostradale, revocando le concessioni a quei gestori/ ovvero le compagnie petrolifere che non installano colonnine elettriche in ogni impianto autostradale. Nel frattempo sarebbe da boicottare il rifornimento autostradale uscendo dai caselli e rifornendosi nelle più immediate vicinanze e poiu rientrare, sarebbe un modo anche, rilassarsi e per conoscere località di un Italia oramai bypassata dalle autostrade che, vengono gestite da poteri che hanno come unico scopo quello di massificare i profitti evitando di investire per modernizzare e adeguare in maniera sostenibile la rete autostradale data loro in gestione dallo Stato.
Ritratto di Dario 61
21 ottobre 2019 - 19:59
L’ennesima stupidaggine per spillare soldi agli automobilisti, senza considerare che in questo modo non esiste più privacy. Vergogna!