MANCA IL VIA LIBERA - Milano non cavalca l’onda verde. Malgrado siano stati spesi qualcosa come 150-160 milioni per creare un sistema integrato di semafori intelligenti, in grado di dare la precedenza a mezzi pubblici e ambulanze, l’amministrazione comunale non si è ancora decisa ad accenderlo. “Serve una decisione politica”, ha dichiarato al quotidiano Il Sole 24 Ore Stefano Pasetti, direttore sistemi di mobilità e telecomunicazioni dell’Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Milano. In altre parole, il sistema è pressoché completo ma, per dare la precedenza ai mezzi pubblici, manca l’ok delle autorità. Qui sta il problema. Passi per le ambulanze, ma gli irascibili automobilisti milanesi potrebbero non gradire dei semafori che facciano passare per primi tram e bus. Una possibile fonte di malumori che, in una combattiva campagna elettorale come quella che si sta vivendo a Milano per l’elezione del sindaco, potrebbe costare voti preziosi; penalizzando il primo cittadino uscente Letizia Moratti in favore dello sfidante Giuliano Pisapia.
COME FUNZIONA - Il sistema informatico è in grado di gestire una rete di 500 semafori (sui 700 complessivi), 1.400 videocamere e centinaia di rilevatori del traffico, connessi alle sale operative della polizia municipale per mezzo di 95 chilometri di fibra ottica e 260 chilometri di filo di rame. Questo permetterà ai vigili di controllare il traffico e all’Atm di aggiornare tempestivamente i messaggi sui display posti alle fermate dei mezzi pubblici e sul sito internet. Non solo. I semafori possono adeguarsi alle condizioni del traffico e coordinarsi con i radiotrasmettitori analogici (quelli digitali, più precisi, arriveranno nel 2012) montati a bordo dei veicoli pubblici. L’iter grossomodo è questo: l’Atm trasmette la posizione dei singoli veicoli alla sala operativa della polizia municipale che, a sua volta, interviene sui semafori. Certo, al sistema mancano gli ultimi aggiustamenti (sono solo un centinaio i semafori dotati di antenna wi-fi per la trasmissione e ricezione wireless dei dati), ma il sistema è già in grado di dare la precedenza ai mezzi pubblici.
PRECEDENTE SVIZZERO - Il modello preso a riferimento è la città di Zurigo, in Svizzera, che grazie a un’efficiente rete di semafori intelligenti è in grado di fare a meno di una ben più costosa metropolitana. Riducendo, al tempo stesso, il traffico.