E DUE - L’idea non è nuova (l’aveva già illustrata mesi fa), ma adesso il presidente della provincia di Milano, Guido Podestà, la rilancia con convinzione: un pedaggio per tutte le tangenziali milanesi, in modo da far diminuire traffico e smog. Ma anche per finanziare il prolungamento all’esterno delle linee della metropolitana, visto che lo Stato non può garantire le risorse necessarie. Podestà ha chiesto di valutare quest’ipotesi, cercando di capire se il ticket sia possibile e come.
COL TELEPASS - Il progetto di Podestà, che viene definito una “tassa di scopo”, nasce dai numeri: “Ogni giorno 700-800mila veicoli entrano a Milano percorrendo, in larga percentuale, le tangenziali. Si tratta di intercettare il traffico spostando fuori città i punti di interscambio gomma-ferro”. Che, tradotto, significa: lasciare la macchina nei parcheggi fuori dal centro abitato, per poi utilizzare i mezzi pubblici. E le eventuali code per versare il ticket al casello? Niente paura: Podestà parla di pagamento automatizzato attraverso una specie di telepass, che renderebbe fluida la circolazione.
E PER LE NUOVE... - Se l’anello delle tangenziali esistenti non diverrà interamente a pagamento, Podestà prevede che “lo smog crescerà ulteriormente, perché il traffico continuerà a scaricarsi su Est, Ovest e Nord, aree già congestionate”. Non solo: “La futura tangenziale Est esterna, i cui lavori sono appena iniziati, sarà obbligatoriamente a pedaggio: viene realizzata in project-financing”. Significa che chi la realizza deve necessariamente ricavare utili da quell’opera.
DA VALUTARE - Interpellato sulla questione, De Corato (vicesindaco di Milano con delega a Mobilità e Trasporti) è stato sintetico, ma non è apparso molto convinto della proposta di Podestà: “Esamineremo il progetto. Sottolineo, però, che Milano ha realizzato la linea 2 del metrò fino a Cologno Monzese con soldi suoi, senza ‘tasse di scopo’”.
MA ROMA NO - Chi è contrario a quest’ulteriore balzello sottolinea la differenza fra Milano e la capitale: provincia e comune di Roma sono fermamente schierati contro il pedaggio sul Grande raccordo anulare, e faranno un secondo ricorso al Tar se il ticket sul Gra verrà confermato. Il presidente della provincia di Milano sostiene, tuttavia, che i casi non possono essere paragonati: “Le tangenziali milanesi sono in concessione: secondo una direttiva europea, l’utilizzo di strutture in concessione deve essere legato alla corresponsione di un pedaggio. Su questo dobbiamo ragionare”. Per la gioia dei milanesi e dei pendolari che percorrono le tangenziali della città lombarda...