ADDIRITTURA IL TRIPLO - Le limitazioni alla circolazione per le auto più inquinanti e le domeniche a piedi non bastano: a Milano, dopo il blocco totale di ieri (la seconda consecutiva), il Pm10 ha toccato quota 150 microgrammi per metrocubo, il triplo rispetto al limite consentito dalla legge. Questo il verdetto della centralina di riferimento, la stazione Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) di via Senato. Mentre nella centralina di Città Studi il valore massimo raggiunto è stato 112 μg/m³, contro i 141 di via Verziere.
PERICOLO MULTA - Nel capoluogo lombardo, le giornate consecutive di polveri sottili oltre la soglia prevista sono arrivate a 26 Milano. E dall’inizio del 2011, sono già 34 le giornate fuori legge, con valori superiori ai 50 μg/m³: se l’aria sarà ancora così irrespirabile, c’è il rischio concreto di infrazione comunitaria. Ossia una multa da parte dell’Unione europea, che consente un bonus di 35 giorni l’anno con inquinamento oltre i limiti tollerati.
DE CORATO NON CI STA - “Se andiamo avanti in solitaria, gli effetti non valgono il sacrificio che chiediamo ai cittadini. Il Pm10 non si ferma ai confini”: il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato, commenta così i nuovi dati delle centraline, chiedendo che anche i comuni limitrofi aderiscano al blocco totale del traffico. E sull’eventuale multa, il vicesindaco sottolinea che l’infrazione scatta nei confronti dello Stato italiano, e non della città di Milano.