PIÙ MATURA - Si rinnova la
Mini Clubman: sulla scia delle sorelle di terza generazione, diventa più grande (arrivando addirittura ad ammiccare apertamente a chi ha famiglia), pur mantenendo i tratti stilistici tipici delle Mini. A partire dal frontale, con mascherina di ampie dimensioni che racchiude griglia e portatarga, proseguendo fino ai caratteristici fari tondeggianti - un vero e proprio marchio di fabbrica che richiama quello della Mini di Issigonis del ’59. Aggressive le prese d’aria sui passaruota. Cambia, e non poco, la vista laterale: la Clubdoor, caratteristica porta controvento, lascia spazio a elementi più convenzionali e, sulla carta, pratici, in grado di fare salire e scendere quattro passeggeri senza grandi contorsionismi. Il tetto è piatto, la linea di cintura alta. Il montante posteriore è alleggerito da una superficie vetrata nera che continua fino al lunotto, visivamente piccolo. Completa il quadro il baule con apertura a libro, esattamente come su ogni Mini Clubman che si rispetti. Quasi inutile ricordare che le possibilità di personalizzazione estetica sono pressoché illimitate.
VERSATILE - Per chiamarsi Mini, la Clubman è lunga come una due volumi di taglia media: 425 cm, ben 27 più di prima. La larghezza si attesta a 180 cm (+9), mentre l’altezza è di 144 cm. Il passo è maggiorato di 10 cm, mentre la capacità di carico varia da 360 a 1250 litri - un valore che, traslochi a parte, non dovrebbe costringere a rinunce nemmeno una famiglia. Il divano posteriore è frazionabile in tre parti, in misura del 40-20-40%.
AMA I LED - Rispetto alla precedente generazione, cambiano gli interni della nuova Mini Clubman, che sono allineati a quelli delle Mini più nuove: rimane la strumentazione centrale circolare integrata con anello luminoso a Led e schermo multifunzione (i sistemi multimediali disponibili sono molteplici, e non manca neppure un sistema ad alta fedeltà targato Harman Kardon). Tra gli optional, vi sono i fari a led con luci diurne anteriori e posteriori anch’essi a led, al pari dei fendinebbia, ulteriormente integrabile con un pacchetto che prevede luci a led per l’ambiente; al momento di apertura e di chiusura della vettura, sulla carta è scenografica la proiezione del logo Mini dal retrovisore del lato guida.
GUIDA BEN ASSISTITA - Tra i sistemi di assistenza alla guida, ci sono l’head-up display, il parcheggio semiautomatico, la retrocamera e il sistema specifico Driving Assistant, che comprende la regolazione attiva della velocità su base di telecamera, avvertimento di rischio di tamponamento e d’investimento di pedoni con funzione decelerante, High Beam Assistant per i fari abbaglianti e riconoscimento della segnaletica stradale.
DA 136 A 192 CV - Tre i motori per il debutto, due a benzina e uno a gasolio: tra i primi, c’è il 3 cilindri 1.5 della Cooper Clubman che sviluppa 136 CV e 220 Nm di coppia, oltre al quattro cilindri 2.0 da 192 della Cooper S Clubman (280 Nm di coppia). Il diesel è il 2.0 da 150 CV, con ben 330 Nm di coppia massima. La trazione è per tutte anteriore, il cambio è manuale a sei marce. In opzione, il cambio automatico a otto marce Steptronic (che sulla Cooper S ha una logica di funzionamento più sportiva) per le quattro cilindri; le marce sono sei per la 3 cilindri 1.5. A pagamento il sistema che prevede tre modalità di guida Mini Driving Modes.