SI TORNA A SPOSTARSI… O QUASI - Secondo le rilevazioni del MIMS, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, gli italiani stanno riprendendo le normali abitudini dopo lo scoppio della pandemia, tornando quotidianamente a viaggiare per le proprie esigenze. Infatti, rispetto allo stesso periodo del 2021, nel primo trimestre del 2022 si è registrata una forte crescita dei flussi per tutte le modalità di trasporto. Tuttavia, se confrontiamo questi valori con il 2019 si evidenzia ancora una certa titubanza nell’utilizzo dei mezzi pubblici, mentre su strada il traffico dei veicoli pesanti resta stabile, con addirittura degli aumenti rispetto al periodo pre-pandemia.
LA RICERCA - La ricerca del ministero ha incrociato i dati forniti dagli operatori multimodali (ossia coloro che offrono servizi di trasporto per beni e persone con più modalità) con le informazioni di proprietà del MIMS e dei principali fornitori di servizi di mobilità nazionali e internazionali: il monitoraggio del ministero ha infatti l’obiettivo di pianificare in modo efficace gli investimenti nelle infrastrutture e nei servizi di trasporto.
I NUMERI DEL TRAFFICO SU STRADA - Nel primo trimestre del 2022 si registra una forte crescita del traffico dei veicoli leggeri sulla rete stradale italiana, con un incremento rispettivamente del 19% sulle infrastrutture gestite da ANAS, e del 51% per quanto riguarda le sedi autostradali (entrambe confrontate con i primi tre mesi del 2021). Mentre se paragoniamo questi numeri con il relativo periodo pre-pandemico (gennaio - marzo 2019) si evidenzia ancora un calo degli spostamenti: -7% sulla rete ANAS e -9% su quella autostradale. Il trasporto su gomma, invece, non è stato colpito dal Covid-19, mostrandosi addirittura in crescita su tutti i frangenti temporali. All’inizio del 2022, infatti, Il traffico dei veicoli pesanti è cresciuto del 9% (sulla rete gestita da ANAS) e del 7% (in autostrada) sullo stesso periodo dell’anno precedente; sul 2019, invece, la salita è del 5% sulla rete stradale e del 2% su quella autostradale.
I NUMERI DEI MEZZI PUBBLICI - Nonostante il sistema ferroviario e il trasporto pubblico locale registrino delle crescite significative dei flussi di traffico rispetto al 2021, sia per quanto riguarda la domanda dei passeggeri che l’offerta dei servizi (per esempio la domanda per l’alta velocità è aumentata del 269% mentre per il trasporto pubblico locale del 36%), restituiscono sempre numeri ben lontani rispetto al 2019, che evidenziano quindi una certa titubanza nell’utilizzo dei servizi pubblici. Rispetto allo stesso periodo pre-pandemico, nel primo trimestre del 2022 il traffico dei passeggeri sulla linea alta velocità è in flessione del 43%, a cui segue il -30% del flusso dei viaggiatori sulla rete di trasporto ferroviaria regionale e del -23% su quella locale. In calo del 39% anche il traffico dei passeggeri del trasporto aereo (nonostante il +401% sul 2021).
LE TENDENZE - Il monitoraggio del MIMS ha anche analizzato le tendenze allo spostamento degli italiani: a marzo 2022 (rispetto al 2019) è aumentata del 4% la permanenza nei dintorni dei luoghi di residenza, così come gli spostamenti per acquisti di prima necessità (+12%) e verso altri luoghi (+16%) a fronte di riduzioni del 15% degli spostamenti verso ristoranti, bar, centri commerciali, parchi a tema, musei, biblioteche e cinema e del 9% per quelli verso i luoghi di lavoro. Inoltre, nel primo trimestre 2022 si osserva un maggior consultazione delle applicazioni di infomobilità. Con aumenti fino al 300% degli accessi rispetto al periodo pre-pandemico.