LA SCONFITTA BRUCIA - Se in casa Toyota c’è ancora il retrogusto amaro per la gara persa all’ultimo giro, la Porsche festeggia la vittoria e guadagna punti preziosi per il Fia World Endurance Championship (Wec), il mondiale endurance. Calato il sipario sulla 24 Ore di Le Mans 2016, corsa tra sabato 18 e domenica 19 giugno, la situazione vede la casa di Stoccarda avanzare con una certa decisione in campionato, tra i costruttori. Lo stesso vale per Marc Lieb, Neel Jani e Romain Dumas, neo vincitori della gara più famosa del mondo, nella graduatoria piloti. Da ricordare che la loro Porsche 919 Hybrid, la numero 2 (foto qui sopra), è riuscita a superare la Toyota TS050 ibrida numero 5 (guidata da Sebastian Buemi, Kazuki Nakajima e Anthony Davidson, foto qui sotto) soltanto a 3 minuti e mezzo dalla fine, quando il prototipo nipponico ha accusato un calo di potenza e si è fermato. Vanificato, in casa Toyota, il grande lavoro fatto per tutta la gara e la supremazia dimostrata dalla TS050 fino a un solo giro dalla bandiera a scacchi.
LA SITUAZIONE NEL MONDIALE - La 24 Ore di Le Mans era il terzo round del Wec, il mondiale endurance che nel 2012 è risorto dalle ceneri del campionato marche di una volta. La gara assegnava punteggi doppi rispetto agli altri otto eventi in calendario. Conti alla mano, la Porsche è prima tra i costruttori con 127 punti, seguita dall'Audi con 95 lunghezze (che a Le Mans ha chiuso con il podio basso grazie alla R18 ibrida numero 8 di Lucas Di Grassi, Olivier Jarvis e Loic Duval, foto qui sotto) e dalla Toyota in terza piazza a quota 79 (seconda a Le Mans con la TS050 numero 6 di Kamui Koyashi, Stephane Sarrazin e Mike Conway). Nel mondiale piloti, l’equipaggio Lieb-Jani-Dumas è primo con 94 punti. Di Grassi, Jarvis e Duval sono secondo con 55 punti mentre sono terzi Kobayashi, Conway e Sarrazin (54). Il vantaggio della Porsche e dei suoi piloti è un bel vantaggio in chiave iridata ma non è un’ipoteca sui titoli: con 6 gare ancora da disputare e 25 punti a vittoria ( a cui se ne aggiunge 1 in caso di pole) c’è tanta storia da scrivere.
I PROTOTIPI 2 - Nella categoria LMP2 - quella dove corrono i prototipi meno potenti e spinti solo dal tradizionale motore termico - i piloti in testa alla classifica sono Nicolas Lapierre, Stephane Richelmi e Gustavo Menezes grazie alla vittoria conquistata, nella gara endurance per antonomasia, con la Signatech Alpine A460 Nissan. Il terzetto ha 87 punti, 23 in più dei secondi in classifica Renè Rast, Roman Rusinov e Bruno Senna.
LA GT FA STORIA A PARTE - I principali “scombussolamenti” arrivano nella categoria GT. La Ferrari cede il primato, detenuto dopo i primi due appuntamenti del mondiale, ad Aston Martin (112 punti contri i 103 di Ferrari). Cresce parecchio anche la Ford che ora ha 98 punti. Per quanto riguarda la classifica riservata ai piloti della categoria GTE Pro (dove corrono solo professionisti), in prima posizione svettano Johnson, Pla e Mucke con 60 punti conquistati; i tre piloti Ford, ai fini delle classifiche di campionato, hanno preso punteggio pieno a Le Mans. Chi li ha effettivamente preceduti sotto la bandiera a scacchi, infatti, partecipava solo alla 24 ore e non all’intero campionato Wec. Così, per il trio della Ford il quarto posto a Le Mans vale oro. Nella classifica per i piloti GTE Am (categoria dove ai professionisti vengono affiancati piloti che non corrono per lavoro), in prima posizione troviamo Perrodo-Collard-Aguas. Il trio, impegnato nel mondiale sulla Ferrari 458 Italia numero 83 del team italiano AF Corse, ha 93 punti in campionato grazie al secondo posto conquistato a Le Mans.
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GLI HIGHLIGHTS DELLA GARA