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Monopattini elettrici: via libera in tutta Italia

Pubblicato 03 gennaio 2020

Dal 1 gennaio 2020 sono equiparati alle bici e possono circolare anche nei Comuni che non hanno aderito alla sperimentazione.

Monopattini elettrici: via libera in tutta Italia

COME LE BICICLETTE - A giugno 2019 è entrata in vigore la sperimentazione dei veicoli per la micromobilità, ovvero monopattini elettrici, hoverboard, segway e monoruota: potevano circolare nei Comuni che intendevano avviare la sperimentazione, ma soltanto nelle aree pedonali (ad una velocità non superiore a 6 km/h) o nelle piste ciclabili e nelle strade con limite di velocità di 30 km/h (ma non oltre i 20 km/h). Il decreto prevedeva inoltre che a guidarli fossero i maggiorenni, o anche i minorenni se in possesso di patente di categoria AM. Casco e assicurazione non erano obbligatori. La situazione cambia però dal 1 gennaio 2020, come prevede un emendamento al Codice della strada, perché i monopattini vengono equiparati alle biciclette e sono utilizzabili in tutti i Comuni d’Italia, anche in quelli che non hanno aderito alla sperimentazione. 

SENZA PATENTE - In base all’emendamento, i monopattini sono guidabili anche dai minorenni senza patente AM e pure in strada, ma solo quando non è presente la pista ciclabile: in tal caso devono transitare nella corsia per le bici. La circolazione è ammessa nelle zone pedonali, a meno ché non sia espressamente vietato, ma è proibita nei percorsi pedonali. I monopattini vanno condotti a mano negli attraversamenti pedonali, ma possono transitare in presenza di attraversamenti ciclabili. È proibito trasportarvi oggetti non assicurati, come ad esempio borse della spesa, mentre non si può avere un passeggero a bordo a meno ché il monopattino non sia predisposto. I monopattini devono avere inoltre un segnalatore acustico e un motore non più potente di 500 watt, oltre ad una luce anteriore bianca o gialla fissa e posteriormente catarifrangenti rossi o luce fissa rossa. Il casco e l’assicurazione non sono obbligatori. Restano esclusi dalle nuove regole gli hoverboard e i monoruota, per i quali vale ancora il decreto Toninelli che li rende utilizzabili solo nell'ambito della sperimentazione autorizzata dai singoli Comuni.



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Ritratto di remor
3 gennaio 2020 - 12:30
Qui se ne vedono praticamente zero. Sull'asfalto (anche prettamente urbano) praticato dalle auto, con quelle rotelle, dopo 10 mt al primo mega bucone si ribalterebbero. Per fortuna i marciapiedi, dall'altro canto, ne sono pienamente liberi. L'idea, come mobilità alternativa ecologica-futurista (e col bonus di evitarsi bollo e assicurazione, come era taaaanto tempo fa per i motorini), sarebbe anche buona ed abbracciabile (assieme alle stesse bici elettriche) anche per i classici tragitti casa-lavoro extraurbani (un poncho sopra lo zaino e si va per buona parte dei giorni in cui non diluvi), ma senza le adeguate infrastrutture (apposite pìste) diventa una giungla in cui si finisce per mettersi a rischio (fra le auto che in extraurbano ti sfrecciano a fianco a 90 orari) o mettere a rischio altri (i pedoni)
Ritratto di ForzaItalia
3 gennaio 2020 - 15:51
"Qui se ne vedono praticamente zero" Scusa NICK ma DOVE ABITI? A milano e monza e varese è pieno zeppo....
Ritratto di remor
3 gennaio 2020 - 16:03
Confermo, niente. Solo, un paio di anni fa ma poi spariti, qualche ragazzino con l'hoverboard (quello senza maunbrio) a passeggio la domenica pomeriggio coi genitori sul corso
Ritratto di ForzaItalia
7 gennaio 2020 - 16:22
MA DOVE ABITI?
Ritratto di alex_rm
3 gennaio 2020 - 17:49
Ultimamnete è aumentata tantissimo l’inciviltà: con auto che corrono nei centri abitati ed investono pedoni non danno la precedenza,vanno a 130 150 e più sulle statali,persone con bici elettriche con le ruote grandi che sfrecciano nelle aree pedonali,ciclisti indisciplinati ed ecc ecc e una giungla e ci vorrebbero punizioni più severe.
Ritratto di Gordo88
4 gennaio 2020 - 16:43
1
Ancora per poco... con questa liberalizzazione sull utilizzo dei monopattini e segway ne venderanno parecchi di più
Ritratto di Road Runner Superbird
3 gennaio 2020 - 12:44
Non mi pare che le bici rispettino quelle poche norme da seguire, quindi si getterà un altro pseudo mezzo in un mare di anarchia stradale, aumentando il rischio di incidenti e di problemi vascolare, sia mai si facciano due passi a piedi. Complimenti ai soloni che hanno partorito questa fantastica idea.
Ritratto di domi2204
3 gennaio 2020 - 12:51
Purtroppo concordo, sarà un ulteriore peggioramento del traffico... con tutti i rischi ed i morti che ne conseguono...
Ritratto di remor
3 gennaio 2020 - 13:00
Diciamo pure che per il commento tipo che solitamente si legge qua, ossia che un'auto se già prende 4 stelle euroncap invece che l'auspicabile max di 5 è automaticamente da scartare come acquisto perché ci si mette a rischio nel circolarvici sopra, direi che ci sarà un coro quasi unanime di niet a questo tipo di mobilità. E invece, imho, con le adeguate infrastrutture avrebbe potuto realmente rappresentare una mobilità tanto futuristica quanto smart: il vero elettrico per tutti che aiuta l'ambiente (anziché l'elettrico suv da 2,5 tonnellate e 0-100 in 5 secondi)
Ritratto di Santhiago
3 gennaio 2020 - 13:49
Esatto remor, sono pienamente d'accordo con te, aggiungo che non capisco l'esclusione di monoruota e hoverboard: un monoruota è più agile e con spazi di frenata inferiori rispetto al monopattino. Queste sarebbero davvero un'ottima alternativa x la micromobilità
Ritratto di Boys
3 gennaio 2020 - 14:19
1
remor concordo in parte il tuo discorso...in Italia per questi mezzi ci vorrebbero piste ciclabili di km. tipo Bibbione...caso raro in Italia e anche li devono rispettare la segnaletica che mi sembra un po dura per la mentalità italiana e non...
Ritratto di Boys
3 gennaio 2020 - 14:14
1
Concordo Road Runner sia sulle questioni delle bici che per il resto ...oltretutto se danno il permesso dopodomani... visto i governi che ci sorbiamo dovranno aspettarsi qualche tassa.
Ritratto di Vincenzo1973
3 gennaio 2020 - 15:23
I peggiori di tutto rimangono gli automobilisti. I ciclisti sono le vittime della loro maleducazione, nella maggior parte dei casi
Ritratto di remor
3 gennaio 2020 - 15:50
Automobili, scooter ecc. sono sempre istantaneamente rintracciabili essendo targati. Potenzialmente quindi l'automobilista è meno incentivato a fare come gli pare e piace per strada e ai semafori e nelle strade a senso unico che non andrebbero imboccate in senso opposto. Ad esempio, penso risulterà sempre sempre più raramente (a me in verità mai successo) che 2 automobilisti si affianchino in strada per tot km a metà della velocità permessa per scambiare chiacchiere mentre dietro si accumula intanto la fila: immediatamente qualcuno potrebbe prendere ambo i numeri di targa e segnalarli cosa che invece a 2 monopattini o 2 skateboard o 2 hoverdoard non capiterebbe (in quanto non targati)
Ritratto di Vincenzo1973
3 gennaio 2020 - 17:13
senza offesa ma non sai nemmeno di cosa stai parlando. vado in auto, in moto ed in bici da sempre e quelli piu incivili e che mettono a repentaglio la vita delle persone (e scappano anche se sono rintracciabili) sono gli automobilisti. guido bene, proprio perche capisco le altrui esigenze e uso il vivavoce (giusto per citarne uno). per quanto riguarda l'affiancamento (l'automobile e' un po' difficile) ti spiego perche avviene ( sicuramente per parlare un po'), ma per un altro motivo: se esco con un gruppo di amici (diciamo 8-10) e mi metto in fila indiana faccio una fila di bici di circa 16-20 metri. ogni bici occupa circa due metri di lunghezza. per superarmi hai bisogno di una austostrada, visto che per legge non ti puoi affiacare. sulla lista della cattiva abitudine di molti automobilisti sorvolo, dovrei scrivere troppo
Ritratto di remor
3 gennaio 2020 - 18:39
NB Non sono un ciclista da strade extraurbane, ma in verità seppur muovendomi in ambito urbano (nonostante in tali casi la normativa sia più permissiva sulla possibilità di affiancarsi) quando si andava in coppia mi sono sempre praticamente messo in fila indiana laddove sopraggiungeva qualcuno alle spalle (ma anche di fronte nel caso di piste ciclabili, dove spesso una bici che viene e una che va si incrociano tranquillamente ma se ce ne sono 2 affiancate in un verso possono creare disagio a chi arriva di fronte)
Ritratto di Andre_a
3 gennaio 2020 - 18:51
@remor: nella maggior parte delle strade circolare in bici affiancati in due è legale. Ma soprattutto, un ciclista incivile rischia di far male soprattutto a se stesso, un automobilista incivile è un potenziale omicida.
Ritratto di remor
3 gennaio 2020 - 19:18
Se non erro dovrebbe essere in vigore (spero di non scrivere inesattezze perché l'ho attinto dall'internet) ancora l'Art.1 del nuovo codice della strada, decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 tramite l’Art. 182. “Circolazione dei velocipedi” che regolamenta le norme di comportamento per i ciclisti; il quale cita: """I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro."" Io comunque quando giro in bici per non intralciare e diciamo per mostrarmi bendisposto nei confronti di chi si muove con altri mezzi (o, se si vuole, per non ficcàrmi in eventuali incomprensioni e battibecchi), anche in città preferisco non affiancarmi (se la strada e le condizioni di traffico permettono poi alle auto di sorpassare). Da quanto ho potuto sperimentare nel più dei casi ci si riesce a parlare anche stando in fila indiana; questo ovviamente nei limiti del messaggio flash da scambiarsi al volo
Ritratto di Andre_a
3 gennaio 2020 - 19:59
@remor: hai ragione, ricordavo solo la prima parte della norma. Sono d’accordo con quanto detto da Vincenzo198: un gruppo di 8-10 ciclisti (ma anche gruppi da 20-30 persone non sono rari nel fine settimana in Toscana) occupa meno posto ed è più facile da sorpassare se compatto che non in fila indiana, anche se il primo comportamento è evidentemente illegale.
Ritratto di Road Runner Superbird
3 gennaio 2020 - 22:38
Ma dove sta scritto che 10-20 ciclisti possono far sport su una strada pubblica? Non a caso durante le manifestazioni interdicono la strada al traffico. Posso capire il ciclista della domenica, ma un gruppo di 10 ciclisti diventa un evento.
Ritratto di Andre_a
3 gennaio 2020 - 23:41
@Road Runner Sup...: non è così che funziona la legge: dove sta scritto che non lo possono fare? Finchè rispettano le regole, sono semplicemente 10 amici che fanno un giro insieme.
Ritratto di remor
3 gennaio 2020 - 19:52
Ciò detto, nel momento in cui siamo per strada tutti siamo compartecipi di quello che può succedere (senza sapere a quali conseguenze possa poi portare un gesto "incivile"). Se una bici "incivile" non rispettasse (NB è solo un esempio ipotetico) un rosso semaforico e si buttasse davanti a un Tir che per evitarla perdesse il controllo... .. .
Ritratto di Andre_a
3 gennaio 2020 - 23:53
@remor: sembra che oggi la conoscenza del diritto non sia il mio forte, quindi potrei sbagliarmi, ma credo che se causi un incidente per evitare un pericolo la colpa, almeno a livello civile, sia tua al 100%. Comunque stiamo parlando di dettagli per due motivi: 1) si sente spesso di ciclisti morti per colpa loro o altrui, ma stragi causate da ciclisti non mi risultano. Il tuo esempio, seppur plausibile, mi sembra improbabile nella pratica (il ciclista sarà incivile, ma non è certo suicida, quindi sotto al camion non ci si butta, il camionista invece da per scontato che molti ciclisti passano col rosso e presta attenzione). 2) non voglio far passare il messaggio che i ciclisti facciano bene a fregarsene delle regole. Penso che come gli autisti sono portati a rispettare le regole perché riconoscibili dalla targa, così lo sono i ciclisti perché sono quelli che rischiano di più.
Ritratto di alex_rm
3 gennaio 2020 - 17:43
Anche io sono un ciclista(ultimamente preferisco uscire da solo ed in MTB)e spesso vedo gruppi o anche solo 2 ciclisti che invadono tutta la corsia con arroganza.
Ritratto di oretaxa
3 gennaio 2020 - 13:10
Con quelle ruotine ti ribalti al primo buco. Sta all'intelligenza personale capirlo, poi subentra la selezione naturale. Consiglio ai neouniveristari di specializzarsi in chirurgia maxillo facciale... ci sarà tanto lavoro!
Ritratto di Al Volant
3 gennaio 2020 - 15:15
Vietati nei "Percorsi pedonali" che sarebbero quelle vie delimitate dal cartello blu circolare con il pedone in mezzo, e che sono già vietate alle biciclette.... MMM.. Invece è consentito nella "Zona pedonale" che è quella con cartello quadrato bianco con all'interno lo stesso cartello tondo blu di prima... E dove possono circolare anche bicilette e mezzi di servizio... Sui marciapiedi suppongo di no, anche se poi parla di trasporto a mano in attraversamenti pedonali ( le strisce ) ed invece utilizzo normale nell'attraversamento ciclabile, cioè le strisce delle piste ciclabili.. Quindi deduco sui marciapiedi possano andare, dal momento che solo da un marciapiedi può scaturire un attraversamento pedonale ? Spero di sbagliarmi
Ritratto di Andre_a
3 gennaio 2020 - 18:44
uguale alle bici: su marciapiedi e attraversamenti pedonali scendi e spingi
Ritratto di Mbutu
3 gennaio 2020 - 15:20
Peccato che anche i monopattini siano stati consegnati alla jungla delle "regole per biciclette". Già che si trattava di fare una norma nuova almeno un caschetto obbligatorio sarebbe stato il minimo sindacale. Per il resto per muoversi su tragitti brevi sono eccezionali quindi è un bene che ci sia una norma di riferimento.
Ritratto di Andre_a
3 gennaio 2020 - 18:43
io sono felice che abbiano mantenuto il nostro diritto a spaccarci la testa. In bici il casco non è obbligatorio, ma ormai tutti quelli che pedalano per sport lo mettono, e anche in città ne vedo sempre di più. Per la sicurezza personale sono favorevolissimo all'educazione e al buon esempio, mai agli obblighi.
Ritratto di Mbutu
3 gennaio 2020 - 20:11
Ehm, ti rendi conto che non ha alcun senso parlare di "diritto a spaccarci la testa"?
Ritratto di Andre_a
3 gennaio 2020 - 22:01
Chiamala “libertà personale”, se preferisci, ma il mio pensiero resta quello. Che si parli di fumo, cinture, sport estremi o quant’altro, sono dell’idea che lo Stato debba informare i cittadini dei pericoli che corrono, ma se loro decidono di perseverare è una loro scelta libera che non dovrebbe essere vietata.
Ritratto di andrea999
7 gennaio 2020 - 01:03
Concordo. Tra un po ci faranno mettere il cachetto pure per salire le scale a casa... E basta...
Ritratto di gigetto50
3 gennaio 2020 - 18:16
...poveri pedoni...sui marciapiedi….oltre alle bici ora anche questi…..
Ritratto di Andre_a
3 gennaio 2020 - 18:36
Finalmente un po' di semplificazione. Durante la sperimentazione la legge era inutilmente complessa, equipararli alle bici secondo me è perfetto.
Ritratto di andrea999
7 gennaio 2020 - 00:48
La bici è controllata attraverso 5 punti di appoggio, non cammina se non si pedala, non è in grado di accelerare un adulto di 75-80Kg da 0 a 20Km/h in 4,5sec. (circa 12,5m). Ha ruote, freni e dotazioni di tutt'altro livello. Secondo me con 500W di potenza è un motorino. Con 150W (più che sufficienti x quello che deve fare) magari se ne riparla...
Ritratto di Andre_a
7 gennaio 2020 - 01:27
Ammetto di non essere un esperto, ma da quel poco che ho visto i monopattini da 500w sono molto diversi da quelli a spinta: ruote piccole, ma molto larghe, freni a disco, sospensioni anteriori, spesso posteriori, velocità massima intorno ai 20-25 km/h, a volte anche una sella... sulla carta non mi sembrano un gran pericolo. Un motorino che ha ben altre potenze, velocità e pesi.
Ritratto di andrea999
7 gennaio 2020 - 09:58
Il monopattino è un mezzo molto più instabile di una bici, ha un passo molto, molto corto in rapporto all’altezza del baricentro complessivo, la ruota anteriore è troppo piccola relativamente agli ostacoli che si possono incontrare sul percorso e l’asse del cannotto è poco inclinato. Inoltre il basso effetto giroscopico delle ruote lo rende più soggetto a repentini cambiamenti di traiettoria che devono essere costantemente corretti dal guidatore. Il tutto gli impedisce di frenare essere stabile e e tenere la strada come una bici.Un SI o un Ciao avevano potenze ben comparabili (all'incirca uguali se 500W è la potenza nominale dato che quelli ne avevano circa 1000W di massima e ben inferiori quanto a coppia). Una "bici" elettrica con 500W utilizzata con acceleratore manuale senza pedalare raggiunge e supera agevolmente i 45Km/h...
Ritratto di Andre_a
7 gennaio 2020 - 20:22
Sulla guidabilità non voglio sbilanciarmi troppo finchè non ne provo uno. Riguardo ai motorini, il Si non saprei, ma il Ciao credo aveva 0,5 cv, quindi ancora meno di questi monopattini, ma è un mezzo di oltre 50 anni fa. Gli scooter moderni hanno almeno 3-4 cv e una velocità teorica di 45 km/h, ma in realtà lo sappiamo tutti (legislatore e forze dell’ordine compresi) che vanno quasi al doppio. Ribadisco che, anche se sono più veloci delle bici, questi monopattini mi sembrano più simili a loro che non ai motorini. Altri paesi permettono questi mezzi da tempo, e finora non mi sembra abbiano causato stragi. Infine ricordo che, la maggior parte degli incidenti gravi nei centri città coinvolge (che è diverso da “è causata da...”) automobilisti: se riusciamo a convincere la gente a passare alla micromobilità elettrica mi sembra evidente che le città diventeranno luoghi più sicuri e puliti. Certo, se passassimo alle biciclette classiche per me sarebbe meglio, ma il pesaculismo umano è troppo potente.
Ritratto di otttoz
3 gennaio 2020 - 22:35
se multano quelli che ci vanno sopra in due i comuni si ingrassano!
Ritratto di andrea999
7 gennaio 2020 - 00:53
...di norma non reggono più di 100kg e vorrei vederli in due alla prima buchetta con le ruote da 8"...
Ritratto di MotorG
4 gennaio 2020 - 23:31
2
Finalmente !
Ritratto di maghi1046
7 gennaio 2020 - 15:09
Vorrei far presente un piccolo problema: se un monopattino (o una bici ) causa per una infrazione ( mancata precedenza per esempio ) l ‘improvvisa frenata di un mezzo pubblico con il conseguente ferimento dei viaggiatori quale assicurazione paga i danni . Meditate gente meditate,
Ritratto di Andre_a
7 gennaio 2020 - 20:24
Quella del mezzo pubblico, mi sembra evidente.
Ritratto di maghi1046
8 gennaio 2020 - 15:01
Si ma dopo si rivale sul conducente del monopattiono sopratutto nel caso ci sia un verbale di polizia. A Trieste in un incidente in pieno centro cittadino causato da un ciclista a seguito del quale c’erano tracce di sangue sull’asfalto il costo della pulizia dell’asfalto, richiesta dagli agenti intervenuti per i rilievi, e’ stata addebitata al ciclista per complessivi € 900, oltre al costo della multa per l’infrazione commessa ( mancata precedenza),e mi sembra giustissimo.
Ritratto di Andre_a
9 gennaio 2020 - 10:40
Non conosco il caso specifico, ma come é stato fatto con il ciclista, si puó fare anche con un pedone, un animale o un "monopattinista".Come scritto anche sopra, credo sia giusto incentivare questi mezzi, perché secondo me é meglio paragonarli alle bici e farli usare piuttosto che intasare di SUV i centri cittá. Per incentivarli non voglio dire "garantirgli immunitá civile e penale", ma se metti targa, assicurazione e casco obbligatori e li fai circolare solo sulle ciclabili, poi non li usa nessuno.
Ritratto di maghi1046
8 gennaio 2020 - 14:51
Perché? Se a causare l’incidente è stato il conducente del monopattino.
Ritratto di maghi1046
9 gennaio 2020 - 18:25
Si ma se il ciclista o chi per lui non ha una assicurazione di responsabilità civile e causa dei danni o si va per vie legali o va a finire che paga la comunità ovvero Pantalone!