NON SOLO BILANCI - L’evento della presentazione dei risultati finanziari del gruppo FCA (qui la news) è stata l'occasione per parlare anche di prospettive, non solo di consuntivi economici. Sergio Marchionne (nella foto) ha ha tenuto a non sbilanciarsi, dicendo di aspettare il piano industriale 2022 che sarà presentato nella primavera del 2018, ma non ha nascosto che tra i programmi in ballo ci sarà la progressiva “elettrificazione”. Secondo quanto riporta Automotive News (qui la news), Marchionne avrebbe detto che nel 2022 metà della produzione del gruppo sarà fatta di veicoli che in qualche modo possono contare sul motore elettrico (auto ibride o elettriche pure). Indiscrezione però non confermata dal gruppo FCA.
SVOLTA DECISA - Ad avviare questa nuova prospettiva per il gruppo sarà la Maserati. “Dopo il 2019 la Maserati produrrà solo auto 'elettrificate', compresi modelli a motore puramente elettrico, supportando così il gruppo per la produzione di questo tipo” ha affermato Marchionne. La scelta pare essere una via obbligata. Lo stesso Marchionne ha detto che ormai “non ci sono più dubbi” sulla crescita dell’auto elettrica. Sino a ora aveva manifestato ancora dubbi su questa prospettiva, ma le vicende legate al Dieselgate e alla progressiva penalizzazione del motore diesel da parte dei legislatori hanno cambiato le carte in tavola. Le perplessità esistenti circa sull’evoluzione dell'elettrico nascono dai costi delle batterie e dei componenti, che non caleranno rapidamente.
ALFA-MASERATI POSSIBILE, MA… - Rispondendo alle domande dei giornalisti, Marchionne ha anche accennato all’ipotesi di fusione tra Alfa Romeo e Maserati, con successivo scorporo dal gruppo FCA. “La cosa è fattibile” ha detto l’ad del gruppo, “ma non mi piace parlare di questo argomento”. Altro tema politico affrontato da Marchionne è stata la sua successione alla testa del gruppo FCA. “Sicuramente non sarò io a presentare il bilancio del 2019, salvo che non succeda qualcosa che imponga una continuità in quel periodo” ha detto.