C’È, MA NON SI USA - Il Gruppo Autostrade per l’Italia ha tra le proprie soluzioni un sistema automatizzato del pedaggio che permetterebbe di evitare la canalizzazione dei veicoli e gli inevitabili rallentamenti che si vengono a formare. Non parliamo del Telepass, lanciato nel 1990 e oggi utilizzato da circa 8 milioni di automobilisti italiani, ma del sistema di pagamento Free-Flow Multilane che sfrutta due tecnologie: sistemi radio a microonde (antenne Telepass) e telecamere per il riconoscimento delle targhe. Il sistema sfrutta dei portali (simili ai Tutor) posti lungo l’asse viario prima degli svincoli autostradali che rilevano i veicoli e calcolano il pedaggio da applicare. Il pagamento potrebbe essere effettuato con addebito diretto sul proprio conto corrente (per i veicoli dotati di apparecchio di bordo) o con i canali messi a disposizione prima, durante e dopo il transito.
BENEFICI SOSTANZIALI - Il sistema Free-Flow Multilane, già utilizzato in diversi paesi europei come Francia, Germania e Spagna, consentirebbe di eliminare ogni barriera autostradale con conseguente ridimensionamento di code e relativo risparmio di emissioni inquinanti. Inoltre permette di individuare con precisione il percorso fra un portale e quello successivo e quindi si potrebbero differenziare le tariffe in base al momento in cui si percorre l'autostrada. La versatilità del sistema consentirebbe di imporre tariffe più vantaggiose nei momenti di scarso utilizzo del tratto autostradale o per chi viaggia con l'auto “carica”, grazie alla possibilità di monitorare anche il numero di passeggeri a bordo.