SENTENZA “CASSATA” - Un’automobilista che prende due rossi consecutivi va sanzionato due volte perché la seconda violazione non è una “continuazione” della prima. Lo ha stabilito la seconda sezione civile della corte di Cassazione, annullando una sentenza del giudice di pace di Trieste che aveva ridotto la multa ritenendo applicabile l’articolo 81 del codice penale, che prevede solo la maggiorazione del 20% dell’importo della sanzione quando viene “ripetuta”.
IMPORTO DA RICALCOLARE - Gli ermellini hanno accolto la tesi del prefetto, che aveva impugnato la sentenza lamentando una violazione del codice penale e delle norme sulle sanzioni amministrative (legge 689 del 1981, articolo 8): le regole penali non si possono estendere per analogia a un illecito amministrativo, mentre la legge 689 consente il “cumulo giuridico” in caso di più violazioni effettuate con una stessa azione od omissione in tema di previdenza e assistenza. Invece, chi ignora due semafori, ha commesso due azioni distinte.