ANCHE STRADALI - Il comparto corsaiolo della
Nissan ha appena celebrato il trentesimo anniversario dalla fondazione. Per tutti questi anni, la
Nismo (Nissan Motorsport) ha sviluppato motori e auto complete destinate alle competizioni, in particolare nelle categorie gran turismo e sport, ma alla fine del 2011 l’attività è stata potenziata, e diversificata. La prima ragion d’essere rimangono le competizioni, ma ora sono gli uomini della Nismo a sviluppare le vetture stradali più “cattive” della gamma Nissan. Al Salone di Parigi, il responsabile del prodotto Hiroshi Tamura ci ha raccontato, con la delicatezza tipica dei giapponesi, che le vetture stradali marchiate Nismo rappresentano “il distillato” della tecnologia Nissan. “Interveniamo in maniera omogenea su motore, assetto, freni e aerodinamica, non solo per migliorare le prestazioni, ma anche per massimizzare il piacere di guida e la sicurezza. Ovviamente si tratta di prodotti di nicchia: sono circa 60.000 le Nismo stradali prodotte in un anno, ovvero circa l’1% rispetto ai sei milioni di Nissan. Ma, oltre ad accrescere l’immagine del marchio e a soddisfare gli appassionati più esigenti, le nostre vetture portano avanti
soluzioni tecniche particolarmente raffinate che, più avanti, potranno essere utilizzate anche sulle Nissan meno sportive, migliorandone sicurezza e guidabilità.”
DALLA SUPER GT ALLA CROSSOVER - La gamma di sportive stradali marchiate Nismo si sta ampliando rapidamente. Dopo la
Nissan Juke Nismo da 200 cavalli introdotta nel 2013, da poche settimane si possono ordinare anche in Italia la “mostruosa”
Nissan GT-R Nismo da 600 cavalli che abbiamo già potuto gustare in pista e la
370Z Coupé (sportivissima biposto con un 3.7 V6 da 344 CV, venduta a un prezzo relativamente basso: 45.510 euro). E proprio a Parigi c’erano altre due novità: il prototipo della recente media a cinque porte
Pulsar (
foto più in alto), che probabilmente avrà un seguito produttivo, e la piccola crossover Juke in versione rinnovata, ora chiamata RS Nismo (
foto qui sopra). Sarà ordinabile da gennaio del 2015, con prezzi che partiranno da meno di 30.000 euro. Rispetto alla Juke Nismo finora in produzione, la novità più evidente riguarda il “1600” turbo a iniezione diretta di benzina, che guadagna 18 cavalli (arrivando a ben 218).
UN’ACCADEMIA VIRTUALE - Motohiro Matsumura (
foto qui a sinistra), il numero uno di
Nismo, ci ha invece parlato di competizioni, “che continuano a rimanere l’attività principale. L’anno prossimo sarà cruciale: i nostri V8 4.5 equipaggeranno la gran parte delle vetture LMP2, la categoria cadetta dei prototipi della serie Le Mans, e tutte le LMP3, che debutteranno proprio nel 2015”. Ma la novità più importante è che la Nissan tornerà a correre nella LMP1, la categoria dove gareggiano i bolidi di Audi, Porsche e Toyota. La vettura, siglata GT-R LM Nismo, è ancora “top secret”, ma la sfida sarà sicuramente interessante, e segnerà il ritorno del marchio giapponese alla classe regina delle gare di durata; il momento più glorioso rimane la vittoria alla 24 ore di Daytona nel 1992. “A proposito di questa nuova sfida, mi piace pensare che potremo attingere a un grande serbatoio di piloti giovani e motivati: quelli che escono dalla nostra GT Academy”. L’iniziativa, che ha preso il via nel 2008, si basa sulla collaborazione fra Gran Turismo (il videogioco) e la
Nissan, e, tramite sfide che coinvolgono tantissimi appassionati, ha portato a selezionare dei campioni del volante, dapprima quello “virtuale” e poi quello “vero”. Le qualificazioni si disputano online, e i migliori concorrenti vengono ammessi alle finali, dapprima nel singolo Paese e poi internazionali. Il campione accede quindi al programma di “formazione” in pista, prima di partecipare alle gare come professionista. “Si tratta della prima vera democratizzazione dello sport automobilistico – sorride compiaciuto Matsumura – perché fa emergere chi ha più talento, e non soltanto chi ha le possibilità economiche per sviluppare una carriera nel motorsport. Ma la cosa forse più interessante è stato vedere che chi ci sa fare davanti a un video, è veloce anche in pista.”
UN FUTURO NEL DTM - L’impegno nella Le Mans Series non è il solo per Nismo in Europa, quanto meno nel medio termine. “Dal 2017 il campionato GT giapponese avrà regole molto simili a quelle del DTM tedesco - prosegue Matsumura - Potremo quindi vendere le nostre GT-R ai team interessati”. In effetti, le “belve” marchiate Nismo dovrebbero essere molto appetibili, dato come si comportano nel campionato locale, dove si trovano a lottare con le Lexus e le Honda: hanno vinto quelli del 2008, del 2011 e del 2012, e nel 2014, a due gare dalla fine, sono in testa.