IN CONCESSIONARIA VA BENE, MA... - Le auto si evolvono rapidamente grazie all’introduzione di nuove tecnologie, ma anche gli automobilisti hanno cambiato modo di scegliere la loro nuova vettura: grazie a internet sono molto più informati di qualche anno fa, e spesso hanno deciso cosa comprare ancora prima di varcare le porte di un concessionaria. Questa novità mette un po’ in crisi la rete di vendita tradizionale. La Nissan, con la volontà di intercettare questi nuovi acquirenti e aumentarne la soddisfazione nel processo di acquisto, ha presentato a Parigi il suo primo Nissan City Hub.
DA INTERNET AL TEST DRIVE - Si tratta di un nuovo modello di punto vendita, realizzato in collaborazione con alcune concessionarie già parte della sua rete. Il posizionamento è strategico, nei luoghi densamente frequentati delle grandi aree urbane, come i centri commerciali. All’interno dello spazio espositivo, i potenziali clienti sono accolti da consulenti (diversi dai venditori tradizionali e non retribuiti a provvigione), formati per spiegare le caratteristiche delle vetture ed accompagnarli nel processo di acquisto. L’elemento più distintivo del Nissan City Hub è la completa integrazione del sito web della casa con il sistema informatico del concessionaria. Per esempio, è possibile iniziare la configurazione della vettura da casa e proseguirla nel City Hub, integrandola con tutte le informazioni relative al prezzo e al finanziamento, o visionare in tempo reale lo stock di vetture già disponibili. All’elemento digitale dell’esperienza di acquisto si affianca, poi, la possibilità di provare le vetture della gamma Nissan direttamente nei pressi del centro commerciale.
PRIMA LA FRANCIA, POI GLI ALTRI PAESI - La sperimentazione del progetto è partita con il primo Nissan City Hub, inaugurato alla porte di Parigi, all’interno del centro commerciale Vélizy 2. Successivamente, la casa nipponica prevede di stringere accordi con la propria rete di distribuzione per diffondere, dalla fine del 2019, questo modello in altri stati europei, come la Germania, la Spagna e anche l’Italia.