UN'ICONA PER LA CITY - Ovviamente, ci sarà sempre chi storcerà il naso, perché abbarbicato a una tradizione che nel Regno Unito ha più forza che altrove, ma il futuro dei tassì londinesi potrebbe parlare giapponese o, per lo meno, potrebbe parlarlo molto di più di quanto già non accada oggi. La Nissan ha infatti presentato la propria maniera di intendere i taxi di Londra del futuro (guarda il video in fondo alla news), eredi dei celebri “black cab”, progettati per continuare ad essere immediatamente riconoscibili come una delle icone del paesaggio urbano. La cabina della Nissan NV200 immaginata per la capitale inglese è parte del programma globale per il settore del costruttore nipponico, che comprende prodotti specifici anche per New York, Barcellona e Tokyo.
UN PRODOTTO FIGLIO DEL DIALOGO - Il lavoro di concepimento del veicolo, pensato letteralmente su misura, parte da lontano e si fonda su un processo di continui aggiustamenti tra “produttore” e “consumatore”, frutto delle negoziazioni sia con la pubblica amministrazione, sia con i conducenti dei celebri veicoli per passeggeri. Darryl Scriven, del centro stile europeo della Nissan di Paddington, ha spiegato che "avendo già superato le sfide tecniche presentate dallo sviluppo di un mezzo per il trasporto pubblico londinese prima del lancio ufficiale dell'auto nel mese di agosto 2012, l'attenzione si è successivamente rivolta a rendere il look del taxi la parte più 'convincente' da un punto di vista della tradizione. Il primo cittadino della City e gli stessi possessori dei veicoli più vecchi in circolazione erano molto interessati a che noi mantenessimo il carattere proprio dello 'hackney carriage', come si dice qui, che conservassimo l'anima di un simbolo che renderà la gente orgogliosa di fare ancora parte della storia di Londra”.
E ANCHE IL SINDACO HA DETTO SÌ - La Nissan ha ridisegnato il veicolo per riflettere meglio la natura “simbolica” del tradizionale taxi nero, ma non ha potuto non tenere conto delle indicazioni che arrivavano dai futuri e potenziali acquirenti e dal sindaco: “Avendo la nostra sede a Londra, siamo andati in giro per la città e abbiamo intervistato i titolari dei mezzi, per capire che cosa fosse importante per loro e che cosa contasse davvero in termini di immagine per i clienti. Per noi è insolito lavorare a un progetto su misura come questo, specifico per una sola città del mondo e siamo stati orgogliosi di ricevere questo incarico”, ha aggiunto Andy Palmer, vice presidente della Nissan.
1.600 A BENZINA AUTOMATICO - Il nuovo taxi sarà lanciato nel dicembre 2014, con un motore moderno e soprattutto pulito, con bassi livelli di emissioni di NOx e particolato, e dovrebbe vedere un'esplosione del proprio mercato a partire dall'anno successivo: l'unità motrice è un 1,6 litri di cilindrata alimentata a benzina, dotata di un cambio automatico, al quale nel 2015 si aggiungerà una versione del NV200 (questo il nome del progetto del rinnovato “cab”) ad emissioni zero o quasi.
TRE MODIFICHE ALL'ANTERIORE - La Nissan ha già un ricco pedigree nel mercato dei taxi di Londra, poiché il motore Diesel TD27 da 2,7 litri è stato montato sui modelli FX4 Fairway e TX1 durante gli Anni 80 e 90, guadagnandosi una reputazione di affidabilità e durata. Nello sviluppo della cabina della NV200, la casa giapponese ha assicurato che aderirà anche alle severe normative in materia della Transport for London, l'autorità competente in materia, fra cui la richiesta di un raggio di sterzata di 7,6 metri. Tra le modifiche specifiche che sono state apportate alla parte anteriore vi sono i fari rotondi e una griglia rimodellata affinché rispecchiasse lo storico volto dei classici “cab” neri, l'illuminazione a Led del segnale “taxi” sul tetto per migliorarne la visibilità a distanza e sotto la frequente pioggia inglese e nuovi pannelli del paraurti anteriore.
E NEL 2020 ARRIVERÀ L'ELETTRICO - Non è finita, perché la Nissan sta anche andando avanti con un lavoro nel campo della motorizzazione sostenibile per la realizzazione e la vendita di un taxi elettrico al 100 per cento e di cui la NV200 potrebbe rappresentare l'anticipazione di ciò che vedremo nel 2020 e di cui Londra, guarda un po', si è già detta interessata.