LE PRIME A NOVEMBRE - Nel 2010, l'arrivo della Nissan Juke segnò una piccola rivoluzione: oltre a essere fra le primissime crossover compatte (le auto oggi più sulla cresta dell'onda) era anche molto coraggiosa nello stile. Proporre linee fuori dall’ordinario ha pagato bene, visto che della prima edizione (non più prodotta da giugno, ma ancora ordinabile) sono stati realizzati un milione di esemplari. Dopo nove anni, comunque, era arrivato il momento di proporre un'auto più al passo coi tempi per tecnologia, comfort e sicurezza. Ci siamo quasi: la nuova Juke arriverà nelle concessionarie a novembre 2019, con la possibilità di ordinarla a partire dalla seconda metà di settembre, pochi giorni dopo l'ufficializzazione delle prime immagini. Già ora, però, possiamo anticiparvi come è fatta (l'abbiamo vista in anteprima, qui sopra una nostra ricostruzione) e come va (abbiamo guidato dei prototipi camuffati).
CRESCIUTA - In assenza di immagini del modello definitivo, proviamo a descrivervi i concetti estetici fondamentali: la Nissan Juke è sempre lei, con uno stile personale e gli stessi elementi fondamentali. Ma è un po' più grande (7,5 cm in più di lunghezza, per un totale di 421) e ha linee più tese ed elaborate, ricche di nervature: in una parola, è più moderna. Davanti restano i grandi fari tondi a metà altezza (ora con un'illuminazione composta da tre settori luminosi radiali, che simulano un'elica) ai quali si sovrappongono le luci diurne orizzontali; la mascherina è molto più ampia, con uno spesso profilo “a V” cromato, contornato da un elemento nero lucido. La fiancata è mossa da ampie nervature, mentre il tetto resta discendente verso la parte posteriore. Come in passato, le maniglie delle porte posteriori sono celate nel telaietto dei finestrini (che restano piuttosto piccoli). Al lunotto, molto inclinato, si sovrappone un ampio spoiler nel quale continua la scalfatura longitudinale del tetto, mentre il portellone è molto elaborato, con fanali orizzontali. L'insieme colpisce e dà l'idea di una vettura, oltre che giovanile, anche “incollata” alla strada; soprattutto con le maxi-ruote di 19” dei modelli più ricchi.
PIÙ SPAZIOSA - Due punti deboli della vecchia Nissan Juke erano lo spazio e le finiture. Problemi che ora paiono risolti: con un passo (la distanza fra il centro delle ruote anteriori e di quelle posteriori) aumentato di ben 10 cm, arrivando a toccare i 263 cm, è cresciuto in proporzione anche l'abitacolo. E in effetti ora quattro adulti stanno molto bene; il divano è comodo anche al centro, ma la larghezza non eccezionale limita un po' il comfort se si vuole stare in cinque. Anche il bagagliaio è cresciuto (arrivando a 422 litri, 68 più di prima), dispone sempre del fondo posizionabile su due livelli e ha una notevole altezza (60 cm togliendo il pianale), oltre che un'apertura più ampia. Resta il fatto che l'accesso non è comodo: la soglia è a ben 80 cm da terra, e chi supera il metro e 80 cm di statura urta facilmente con la testa il portello aperto. Inoltre, volendo caricare fino al soffitto, la carrozzeria così rastremata sottrae parecchio spazio.
CURATA - L'abitacolo della nuova Nissan Juke non è molto arioso, ma i materiali sono di buon livello per la categoria, con ampie tasche davanti e dietro e un cassetto capiente. Riuscita e personale la plancia, che è a sviluppo orizzontale, ha cinque piccole bocchette tonde (tre centrali) e la fascia più vicina al guidatore e al passeggero in materiale morbido (gommoso con superficie ruvida, oppure in Alcantara o ancora in ecopelle con cuciture a vista, in base all'allestimento). Sempre ampio e alto il tunnel fra i due sedili, dal quale fuoriesce la corta leva del cambio, e pratici i comandi del “clima” (automatico, ma solo monozona). Il cruscotto prevede due classici strumenti a lancetta intervallati da un display (di circa 4 pollici per le meno costose Visia e Acenta e di ben 7 pollici per le altre) mentre a centro plancia, a partire dall’Acenta, trova posto lo schermo “touch” di 8” dell'impianto multimediale; quest’ultimo ha Apple CarPlay, Android Auto, il navigatore, e può fare da hotspot Wi-Fi per consentire ai passeggeri di collegare i loro dispositivi. Può anche dialogare con una app da scaricare sullo smartphone, tramite la quale controllare a distanza dove è l'auto, aprire o chiudere le serrature delle porte e ricevere un avviso se la vettura, data in uso ad altri (come può essere il figlio, oppure dei dipendenti), esce da una zona prestabilita o supera una certa velocità.
UNA MECCANICA TUTTA NUOVA - La Nissan Juke è basata sulla nuova piattaforma dell'alleanza Renault-Nissan, quella che ha debuttato sulla Clio pochi mesi fa; è più rigida torsionalmente del 13% e più leggera del 6%, per via del maggiore uso di acciai ad alta resistenza. La trazione è solo anteriore e, al lancio, ci sarà un solo motore, a benzina: il 1.0 a tre cilindri con 117 cavalli (e 200 Nm di coppia motrice) che ha debuttato sulla piccola Micra. Non ci saranno Juke a gasolio, mentre è probabile (ma non prima del 2020) una ibrida basata su un 1.6 a benzina; non è da escludere neppure una versione a Gpl. Per la 1.0, i primi dati parlano di 10,2 secondi nello “0-100” e in emissioni di CO2 fra i 113 e i 118 g/km col cambio manuale a sei marce e di 111-116 con il robotizzato a doppia frizione con sette rapporti (che sostituisce il precedente automatico a variazione continua di rapporto).
MOLTO PIÙ SILENZIOSA E VIVACE; CAMBIO COSÌ COSÌ - Per provare la nuova Nissan Juke, la casa giapponese ci ha portati in Inghilterra (dove l'auto sarà prodotta) e ci ha messo a disposizione anche un vecchio modello 1.6 a benzina. La differenza si nota già dal posto guida. Sono più vicini a terra e più comodi i sedili (dalla seduta particolarmente lunga, per sostenere meglio le cosce), e finalmente il volante ha anche la regolazione in profondità. Una volta partiti, la differenza nella rumorosità è netta: anche se il nuovo motore ha soli tre cilindri, è ben isolato, vibra poco e romba molto meno del 1.6; inoltre, è più energico ai bassi e medi regimi ed è privo di picchi di spinta, cosa che favorisce la fluidità di guida. Con le gomme di 19”, però, l'assorbimento dello sconnesso non si può dire morbido, e lo sterzo ci è parso meno sensibile alle asperità, ma ha perso un po' della gradevole fluidità e leggerezza ai piccoli angoli di rotazione che aveva prima; il rollio, comunque, è ridotto e l'auto è risultata stabile anche sui sinuosi saliscendi della pista di prova. Giudizio sospeso per il cambio: il sei marce manuale ha una corsa breve della leva ma anche innesti un po' duri e gommosi, mentre il robotizzato a doppia frizione è molto fluido, ma nelle guida sportiva spesso non accetta di inserire le marce usando le levette al volante. In ogni caso, i tecnici ci tengono a precisare che c'è ancora tempo per una diversa messa a punto.
UN HI-FI MOLTO SPECIALE - Se non c'è da scegliere per quanto riguarda i motori, passando agli allestimenti della Nissan Juke c'è invece di che sbizzarrirsi. Si parte dalla meno costosa Visia (ipotizziamo un prezzo attorno ai 20.000 euro), che ha di serie cerchi in acciaio di 16”, “clima” manuale, frenata automatica di emergenza che può riconoscere anche pedoni e ciclisti, mantenimento in corsia, visualizzazione dei segnali stradali nel cruscotto e abbaglianti automatici. La Acenta aggiunge, tra l'altro, i cerchi in lega di 17” e il display di 8”, la N-Connecta il navigatore e il freno a mano elettronico e la N-Design gli interni dai rivestimenti pregiati e cerchi di 19”. Infine, la Tekna offre anche l'avviso anti-colpo di sonno, i sensori dell'angolo cieco, il cruise control adattativo, il centraggio in corsia e l'allarme in caso di veicoli in arrivo mentre si fa una “retro”. Fra gli optional, citiamo il tetto in colore contrasto (nero, bianco o arancione) e l'hi-fi della Bose, che prevede due altoparlanti aggiuntivi nei poggiatesta dei sedili anteriori, così da ottenere un suono più “direzionale” o avvolgente, a scelta.