TANTI TEST - Prima che una nuova vettura raggiunga la produzione deve sottostare a un lungo programma di test che permetta di verificare il perfetto funzionamento delle sue componenti nelle più diverse condizioni climatiche. Per questo non è raro vedere delle “foto spia” di prototipi scattate nel periodo invernale nel Nord Europa, o nel bel mezzo di infuocati deserti oppure su e giù per i passi alpini. Una regola alla quale non fa eccezione la nuova Ford Focus presentata al Salone di Detroit (vedi qui la news) che sarà in vendita dall'inizio del prossimo anno. Tanto che in questi giorni un modello ancora camuffato e dotato del nuovo motore 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina della famiglia Ecoboost sta eseguendo gli utlimi test di “affaticamento” sui tornanti del Grossslockner una delle più famose strade delle alpi austriache.

La Focus traina un pesante rimorchio a bassa velocità.
A PIENO CARICO - A condurre questa sessione di test ci sono due uomini della Ford: Bernd Herweling, ingegnere responsabile per l'integrazione del veicolo e il suo collega Markus Polle. Il loro compito è di mettere alla frusta la Focus viaggiando a pieno carico. Bernd guida l'auto, mentre Markus monitora attraverso un pc collegato all'auto di parametri come la temperatura ambiente, quella dell’olio e un’infinità di altri dati tecnici (più di 100). Alle loro spalle, come “passeggeri” ci sono delle taniche a fare da zavorra per simulare la presenza di tre adulti di taglia robusta. “Per questo tipo di test, il Grossglockner è l’ideale, precisa Bernd, il manto stradale è ottimo. Noi utilizziamo la prima parte del percorso, poiché è quella con il dislivello maggiore. Ha una pendenza pressoché costante in salita pari al 12% fino a raggiungere i 2.400 metri. A una simile altezza, l’ossigeno è molto più rarefatto e il motore deve compiere uno sforzo maggiore. Il percorso è lungo e questo ci consente di raccogliere molti dati”.

COME IN UN FORNO - Un altro test che viene eseguito è quello di alzare un deflettore antivento sul cofano per trattenere il calore all’interno del vano motore (foto sopra). “È uno stabilizzatore termico”, spiega. “Il motore deve mantenersi più caldo possibile. Durante la salita, monitoriamo attentamente il sistema di raffreddamento, la temperatura del radiatore e dell’olio motore. Nei modelli automatici, teniamo d’occhio anche le temperature dell’olio trasmissione.
TIRARE FINO IN CIMA - Infine, una terza prova che viene eseguita è quella di trainare un pesante rimorchio procedendo a bassa andatura, 30 km/h, fino in cima. A questa velocità il flusso d’aria attraverso il radiatore è minimo e il sistema di raffreddamento del motore viene messo a dura prova. Come spiega Bernd, “i test con rimorchio sono molto importanti. A livello del mare, una Focus equipaggiata con questo motore può trainare 1.500 kg. A questa altezza, invece, dove l’aria è rarefatta, il motore compie uno sforzo maggiore. Lo spingiamo al limite per verificare quanto carico è in grado di trainare in pendenza e come si comporta la frizione con le partenze in salita a grandi altitudini”.
Uno scorcio di paesaggio lungo i 48 km di curve del Grossglockner.
IL GROSSGLOCKNER - Completato nel 1935, la strada del Grossglockner si snoda per 48 km e 36 tornanti nel cuore del Parco Nazionale degli Alti Tauri, prima di giungere a destinazione di fronte alla cima più alta dell’Austria, il Grossglockner (3.798 m), e al suo ghiacciaio, il Pasterze. L'altitudine massima raggiunta è di 2.504 metri. Per accedere a questa strada bisogna pagare un pedaggio di 28 euro, valido per un giorno se si transita con un'auto. Non poco, ma sono soldi spesi bene: per gli appassionati della guida è una delle strade più belle e offre paesaggi mozzafiato.



































