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Le nuove tecnologie per le Honda di domani

Pubblicato 09 ottobre 2024

La Honda ha annunciato l’arrivo nel 2026 di una nuova famiglia di vetture elettriche che beneficeranno di una serie di innovazioni in grado di andare incontro alle esigenze dei clienti.

Le nuove tecnologie per le Honda di domani

RIPARE DA ZERO - Dal 2026, la Honda lancerà una nuova famiglia di modelli denominata “Honda 0 Series”. Le nuove vetture, 7 entro il 2030, verranno sviluppate in base a un approccio basato sui concetti di “Compatto, Leggero e Intelligente”. Le nuove auto avranno altezza e sbalzi ridotti, continuando a offrire uno spazio confortevole. La leggerezza consentirà di realizzare veicoli che uniscano la guida sportiva a un’ottima efficienza, grazie a una nuova piattaforma pensata per i veicoli elettrici. Utilizzando acciaio ad altissima resistenza per lo stampaggio a caldo, la nuova piattaforma consente di create automobili compatte e affusolate. In più, il pacco batterie più sottile del 6% circa e un assale elettrico compatto di nuova concezione permettono di collocare i componenti pesanti più in basso, abbassando di conseguenza il baricentro e riducendo l’inerzia. 

SEMPLICI E FLESSIBILI - Per migliorare l’efficienza delle sue EV, la Honda ha sviluppato un sistema aerodinamico attivo che aziona in automatico il deflettore d’aria anteriore in base alla velocità del veicolo e ad altri fattori. Installato sotto il pianale, il deflettore è progettato per ridurre la resistenza all’aria per tutti i tipi di carrozzeria, anche i meno aerodinamici come le suv. Per ridurre gli involucri delle batterie verrà adottato il processo di mega-casting (qui per sapere di cosa si tratta), che consentirà di ridurre notevolmente, da 60 a 5, il numero di componenti da costruire.

BATTERIE E SOFTWARE - Per l’assemblaggio dei pacchi batterie, verrà adottato un nuovo sistema di produzione di celle, in cui più celle sono collegate da veicoli a guida autonoma e i processi di produzione possono essere combinati in modo flessibile, per adattarsi ai cambiamenti dei modelli e alle fluttuazioni del volume di produzione. I nuovi veicoli  della Honda saranno definiti dal software (qui per saperne di più): la casa svilupperà un proprio sistema operativo, puntando a offrire una nuova esperienza di mobilità ai suoi clienti, che anche dopo l’acquisto potranno continuare ad ampliare e potenziare le funzioni della loro vettura con aggiornamenti over-the-air. 

GUIDA DA SOLA - I modelli Honda 0 Series avranno sistemi di assistenza alla guida che consentiranno, dove possibile, la guida automatizzata di livello 3, quindi senza l’attenzione del conducente (eyes-off). Il primo passo sarà offrire questa possibilità nelle situazioni di traffico congestionato in autostrada, per poi continuare a evolversi con aggiornamenti OTA. Grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning, il sistema sarà in grado di prevedere ed evitare i rischi, anche su strade mai percorse.

Con l’avanzamento di questa tecnologia, la Honda punta a essere la prima azienda al mondo a estendere l’applicazione delle funzioni eyes-off a tutte le situazioni di guida. E quando invece è il cliente a voler guidare, la casa nipponica vuole offrirgli un veicolo che possa coniugare sportività e comfort: grazie alla stima ad alta precisione dell’assetto e al controllo della stabilità basato su sensori giroscopici 3D, il comportamento del veicolo sarà stabilizzato prima ancora che diventi instabile, per ottenere una sterzata sempre fluida. 



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Ritratto di Al Volant
9 ottobre 2024 - 20:30
Vorrei sapere quali clienti hanno intervistato che hanno queste esigenze... comunque belli sti prototipi.....
Ritratto di Oxygenerator
10 ottobre 2024 - 08:41
Insomma, sembra proprio che si vada, come intenti, al famoso futuro termico, tanto decantato dai termotalebani del forum. È sempre un fiorire di annunci di auto termiche per il prossimo futuro. Mi sa che avevate ragione voi. Il futuro è la Panda adddiesel. Anzi Pandina adddieselll.
Ritratto di Sdraio
10 ottobre 2024 - 09:18
tutte slide su un powerpoint... ma poi se non venderanno i bidoni elettrici continueranno a fare quello che hanno sempre fatto... cioè macchine... non elettrodomestici a ruote.
Ritratto di Miti
10 ottobre 2024 - 11:34
1
L'unica mia esigenza visto che in queste auto c'è solo un motore elettrico ( o due o quattro per le premium) e un pacco batteria ... è il prezzo. Una volta arrivato a 25.000 euro togliamo qualcosa non dallo stato ma dall'azienda con dei incentivi ne parliamo... fino ad allora a tutto ... termico.
Ritratto di Andre_a
10 ottobre 2024 - 13:27
Non ci spererei: a meno di 25000€ Honda non offre neanche le termiche
Ritratto di Miti
10 ottobre 2024 - 19:08
1
Prima o poi Andrea , i fallimenti arriveranno...
Ritratto di Andre_a
10 ottobre 2024 - 22:22
L'anno scorso Honda aveva la terza, undicesima e quattordicesima auto più venduta al mondo. Se parliamo di fallimento inteso come ritiro dal mercato europeo può essere, ma in generale non credo se la passi male
Ritratto di Miti
10 ottobre 2024 - 23:34
1
Andrea, io parlo del comparto auto NON cinese in generale. Ovviamente che c'è qualcuno che se la passa meglio dell'altro ma le cose oggi cambiano con una tale velocità che trovarti impreparato succede in un attimo. In Giappone per il fatto delle auto con una certa cilindrata molto ridotto è facile starci dentro...il problema avviene quando tu dà auto con delle lamiere "pompate" devi ritornare a dimensioni ragionevoli per starci in costi decisamente più contenti senza toccare i soldi degli "investitori " quindi delle banche d'investimento o i fondi d'investimento che una volta tolto il loro "supporto" ti mandano giù in borsa con delle perdite davvero molto importanti. Il problema oggi è questo intreccio viscido tra il mondo dei soldi e quello dell'automobile. Si parla tantissimo di questo benedetto cambiamento come mobilità. Il problema che tutti questi investimenti qualcuno gli deve fare. Dal ufficio è stato disegnato che tutta questa menata la deve risolvere il budget nazionale o europeo. Quindi noi tutti con le nostre tasse. Così i governi si sono trovati con questa patata bollente in mano non sapendo nemmeno come gestirla, non avere specialisti e fondi in quanto si parte sempre da un preventivo poi si sfora di brutto perché i soldi vengono sempre "dallo stato". Sul fondo di questa stranissima situazione poi interviene la politica è da colpo di grazia facendo delle promesse elettorali che non possono concretizzarsi nemmeno in un mondo perfetta figurati un questo. Per fare una parallela con il disastro di Fukushima dove la centrale non aveva testato l'impianto idraulico dei reattori da oltre 10 anni o che le "barriere" per un'eventuale maremoto erano inadeguate anche per uno di piccole dimensioni...nell'industria automobilistica europea ci troviamo in una situazione così. Non solo non sanno se "l'impianto di idee" ha ancora qualche cosa nei suoi serbatoi ma si sognano improvvisarsi da un giorno al l'altro dei ecologisti convinti. Sto citando sempre il caso dell'ultima centrale nucleare europea di terza generazione in Finlandia. In tutto 18 anni di ritardo e una cifra astronomica per costruirla. Da 3 miliardi a 11. Che voglio dire con questo, cambiare la mobilità servono non solo stupide voglie politiche elettorali... servono soldi e servono tanti. Soldi che l'Europa non gli ha. Perché sta investendo in guerre decretate dagli yankee. Servono soldi per armarsi come prima della caduta del muro contro il russo. L'unico modo di mandare giù i costi dell'auto è l'energia a basso costo. Quella russa. Putin l'ha sempre saputo come anche Xi. Per questo il cinese non è mai intervenuto nella politica guerriera russa. Ha tutto l'interesse di mantenere i costi dell'energia in Europa alti. Corroborato con quello della manodopera nazionale il colpo cinese in canna è micidiale se non potenzialmente letale. Con le minacce a Taiwan i costi dei microchip rimangono alti anche se la Cina non ha bisogno di fare una guerra. Semplicemente tagliando il rifornimento di sabbie di silicio alle fabbriche di microchip il Taiwan cade subito in recessione. La Cina ormai è diventata una professionista delle opportunità. Oneste o meno sono sempre opportunità. Dal mio punto di vista il comparto auto europeo è segnato. E parlo di tutto quello che significa non sono le fabbriche dove si stanno assemblando le auto. Ma tutto che vuol dire fornitore. La morsa ormai è ben stretta. Il fallimento della fabbrica audi di Brussels è solo un assaggio di quello che la Vag, la Germania e l'Europa non hanno mai capito... in ritardo accumulato. E come chiedere a un malato terminale non soltanto di fare la maratona del Boston ma anche di vincerla.
Ritratto di Road Runner Superbird
10 ottobre 2024 - 12:57
Esteticamente sono molto belle, già quello vale tutto il resto.
Ritratto di Alfiere
11 ottobre 2024 - 22:05
2
Ma io vorrei solo una Nsx 1a serie tale e quale, altrimenti va benissimo una jazz elettrica se questo è il futuro.

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