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Nuovi standard CO2: la UE respinge le proposte più "estreme"

12 luglio 2018

Hanno prevalso gli orientamenti più moderati espressi dalla Commissione Europea.

Nuovi standard CO2: la UE respinge le proposte più "estreme"

CONTRASTI NELLE ISTITUZIONI UE - I deputati del parlamento europeo hanno esaminato il progetto del nuovo regolamento comunitario in materia di emissioni di CO2 dei veicoli che dovrà essere in vigore dal 2021 al 2030. Lo hanno fatto respingendo l’approccio di chi voleva introdurre limiti molto severi. Tali limiti erano contenuti nel testo di parere che la commissione doveva esprimere sul progetto di regolamento. Il testo del parere era stato elaborato dalla deputata francese Christine Revault d’Allonnes-Bonnefoy, relatrice del provvedimento, che aveva proposto l’introduzione una riduzione delle emissioni pari al 25% per il 2025 e al 50% per il 2030. È stato invece varato un testo che si rifà ai valori di emissioni che erano stati indicati dalla Commissione europea, cioè un taglio del 15% per il 2025 (80,75 g/km) e del 30% per il 2030 (66,5 g/km). 

PIOGGIA DI EMENDAMENTI - Al testo preparato dalla deputata Revault d’Allonnes-Bonnefoy erano state presentate ben 384 proposte di modifica, seppellendo i suoi orientamenti sotto una pioggia di emendamenti. La parlamentare ha così deciso di togliere la propria firma in calce al testo, affermando che “ancora una volta avevano vinto le lobby”. Dopo un acceso confronto, la commissione Trasporti è arrivata al voto su un testo molto modificato rispetto a quello originale preparato dalla deputata Revault d’Allonnes. L’esito è stato favorevole: con 23 voti SÌ e 18 NO con 2 astensioni.

L’INDUSTRIA RESPINGE IN BLOCCO - Analogo confronto è avvenuto nella commissione Industria, dove era stata preparata una mozione che auspicava un inasprimento degli standard di emissioni ancora più duro rispetto a quello avanzato dalla collega della commissione Trasporti. A firmarlo era stato il deputato svedese Jakop Dalunde che non ha neanche visto la sua proposta sottoposta a un lavoro di correzione attraverso gli emendamenti: la commissione ha respinto in tronco il testo messo ai voti. Con questo esito, la commissione Industria non presenterà alcun parere a proposito del progetto di nuovo regolamento. Il tema ora deve ancora essere esaminata dalla commissione Ambiente, il 10 settembre prossimo.  



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Ritratto di Fr4ncesco
12 luglio 2018 - 13:42
2
Ha prevalso il buon senso, l'ecologismo sfrenato è una forma di estremismo ideologico deleterio per i cittadini comuni. Le lobby sono anche dall'altro lato.
Ritratto di Giuliopedrali
12 luglio 2018 - 14:39
Non lo so, se non si arriva la semplice concorrenza a creare auto ecologiche, ben vengano le leggi, del resto norme e vincoli fanno scatenare ancor più la fantasia dei progettisti.
Ritratto di Mbutu
12 luglio 2018 - 15:13
Il problema è capire dove l'ecologismo diventa "sfrenato" e dove invece è "necessario". Se guardiamo ai dati delle patologie che interessano l'apparato respiratorio (dalle allergie ai tumori) forse forse servirebbe un po' più di "sfrenatezza" da parte delle istituzioni (ovviamente la cosa non deve coinvolgere solo le emissioni di co2).
Ritratto di GeorgeN
13 luglio 2018 - 09:14
Ci vorrebbe un emendamento europeo che blocca la cementificazione in favore di impiantazione di più vegetazione che possa riassorbire l'innocuo CO2 trasformando in O2 (ossigeno per chi "non lo sapesse") e allo stesso tempo ridurre l'effetto serra... basta il buon senso...
Ritratto di Zot27
13 luglio 2018 - 09:49
Come dire, sporchiamo pure a terra, tanto poi passa l'operatore ecologico che pulisce. Alla faccia del buon senso
Ritratto di nosuv
13 luglio 2018 - 14:52
No ... CO2 non è sporcizia ... è cibo per le piante.
Ritratto di GeorgeN
13 luglio 2018 - 17:17
zot27, hai dimostrato ampiamente la tua grandissima ignoranza che te l'ha spiegato nosuv.....