PIÙ TRASPARENZA - Anche la
Opel sceglie di impegnarsi per fornire dati reali in materia di
consumi ed emissioni inquinanti, anticipando così i provvedimenti attesi a livello europeo e dando un segnale di trasparenza. L’annuncio segue di poche settimane quello fornito da Citroen, DS e Peugeot, che si rivolgeranno all’istituto Transport & Environment per vedersi “leggere” i consumi in condizioni di guida reale. Questo perché ad oggi moltissime vetture consumano e liberano nell’aria più anidride carbonica (CO2) di quanto viene dichiarato, a seguito dei metodi troppo blandi scelti per i test di omologazione: gli esami si svolgono in laboratorio e senza rispecchiare condizioni di guida reale.
L’ASTRA SARÀ LA PRIMA - La Opel ha deciso di fornire anche i dati relativi ai consumi nel ciclo WLTP, scelto dall’Unione Europea per sostituire la procedura attuale e considerato molto più attendibile: i collaudi vengono sempre effettuati in laboratorio, ma rispettando criteri più stringenti ed attinenti alle condizioni reali. I dati verranno forniti dal secondo trimestre 2016 in aggiunta a quelli calcolati secondo l’attuale metodo, chiamato NEDC, che verrà introdotto non prima del 2017. La Opel Astra (nella foto) sarà il primo modello a dichiarare i propri consumi secondo il ciclo WLTP.
DAL 2016 IL FILTRO SCR - Il marchio tedesco introdurrà a breve anche una soluzione per abbattere le emissioni di ossidi di azoto (NOx), agente inquinante diventato famoso in relazione al cosiddetto dieselgate, ovvero lo scandalo abbattutosi sulla Volkswagen e legato alle emissioni di alcuni fra i suoi motori a gasolio. La Opel vuole migliorare in questo caso il trattamento dei gas di scarico. Per farlo metterà in produzione dall’estate 2016 un catalizzatore di tipo SCR, riservato per il momento alle Cascada, Insignia e Zafira Tourer vendute in Europa. L’SCR impiega una soluzione a base di urea e trasforma l'ossido di azoto in sostanze non inquinanti. La novità interessa 43.000 vetture e sarà introdotta su base volontaria.