IL PIANO STRATEGICO - Il bilancio degli ultimi dodici mesi della Opel è positivo, la casa tedesca ha registrato utili per 502 milioni di euro. Questo grazie al piano “PACE!”, un progetto di sviluppo strategico che mira al rilancio dell’azienda su vari fronti. Il primo obiettivo consiste nel mantenere tutti gli stabilimenti aperti e migliorare il rapporto tra costo del lavoro e ricavi. Questo è stato possibile grazie ad una serie di interventi che hanno mirato a raggiungere una maggior sostenibilità economica. Sono stati ridimensionati i costi fissi del 28% e c’è stato uno snellimento della dirigenza. Determinante è stata anche l’integrazione della Opel con il gruppo francesce PSA, operazione che ha reso possibile il taglio dei costi fino al 50% nello studio dei nuovi modelli ibridi basati sulle due innovative piattaforme modulari Multy Energy (telaio, pianale, architettura elettrica ed elettronica). Il Centro tecnico di Rüsselsheim ha rivestito un ruolo fondamentale per lo sviluppo di una nuova famiglia di propulsori a benzina e dei veicoli commerciali leggeri.
GLI OBIETTIVI FUTURI - La Opel promette il pieno rispetto degli obiettivi riguardanti le immissioni. Anche in questo senso è stato essenziale l’accesso alle tecnologie del gruppo PSA. Nel 2020 saranno presenti in gamma già quattro veicoli elettrici, tra cui la nuova Corsa in versione puramente elettrica a batteria e Grandland X in versione ibrida ricaricabile, la prima della Opel. La casa lancerà in totale otto modelli nuovi nei prossimi due anni e già nel 2024 ci sarà una versione elettrica per ogni modello Opel. La quale, si impegnerà anche in un progetto che avrà come obiettivo lo studio e lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica.
INCARICHI TECNICI - Il Centro tecnico di Rüsselsheim ha rafforzato la propria posizione all’interno della rete di ricerca e sviluppo di Groupe PSA: oltre ai 15 centri di competenza con responsabilità globale (tra cui quello dei sedili, delle celle a combustibile e dei sistemi avanzati di assistenza alla guida) per tutto il gruppo, gli ingegneri che lavorano a Rüsselsheim hanno anche l’incarico di sviluppare i veicoli commerciali leggeri e una nuova famiglia di motori benzina quattro cilindri. Per quanto riguarda le previste eccedenze future, Opel ha anche annunciato la possibilità di una partnership strategica con Segula Technologies per salvaguardare i posti di lavoro a Rüsselsheim e Dudenhofen. Fino a 2000 dipendenti Opel potrebbero passare a questo fornitore di servizi di ingegneria. La protezione concordata che impedisce licenziamenti fino al luglio del 2023 non subirebbe alcuna variazione.
ESPORTAZIONI - L’ingresso nei mercati extra europei rappresenta per la Opel un ulteriore importante obiettivo: la casa dichiara di aver già siglato accordi commerciali con operatori esteri, grazie ai quali sarà possibile crescere in diversi paesi come Marocco, Tunisia e Sud Africa. Inoltre, un nuovo stabilimento in Namibia sarà dedicato all’Assemblaggio della Grandland X, una nuova suv che la casa tedesca punta a commercializzazione anche nel mercato africano.
I COMMERCIALI - I veicoli commerciali leggeri rappresentano un elemento di grande redditività per la Opel; per questo motivo la casa intende incrementare in modo consistente la sua quota di mercato. I primi segnali sono positivi: da settembre 2018 sono stati raccolti già 25.000 ordini per il nuovo Opel Combo, superando così il numero di ordini dell’intero 2017 per il Combo della precedente generazione. Nel 2019 è previsto anche il lancio del nuovo Opel Vivaro.