PUNTA SUL 1.5 - Al momento dell’accordo con la Opel, il gruppo PSA aveva calcolato di poter ottenere vantaggi per 1,7 miliardi di euro entro il 2026 grazie alla ricerca e sviluppo e alla produzione di parti meccaniche in comune. Questo ambizioso obiettivo verrà raggiunto anche condividendo gli stessi motori. Non è un caso infatti che la crossover di taglia media Opel Grandland X sarà ordinabile presto con il recentissimo turbodiesel 1.5 da 130 CV, già visto sulla Peugeot 308 (dove si chiama 1.5 HDi), che sostituisce il 1.6 CDTi da 120 CV e diventerà il motore a gasolio di riferimento per tutte le auto medie e compatte della PSA.
PULITO E “SCATTANTE” - Il gruppo PSA ha scelto il 1.5 HDi perché questo rispetta già le normative anti-inquinamento Euro 6d-Temp, quindi è dotato di un sistema di riduzione delle emissioni composto da catalizzatore per gli NOx, iniettore di soluzione AdBlue, catalizzatore SCR e filtro anti-particolato diesel (DPF) integrati in una singola unità compatta, il più possibile vicina al motore. La Opel Grandland X 1.5 HDi percorre in media 24,4 km/l ed emette 108 g/km di CO2, stando al costruttore, che ha lavorato inoltre per migliorare l’erogazione della potenza in città e sembra aver ottenuto un motore dal funzionamento molto “rotondo”: i 300 Nm di coppia sono disponibili già a 1750 giri, a tutto vantaggio della reattività nel traffico dove può contare anche sul sistema Stop&Start. Il cambio è manuale a 6 marce, ma a richiesta si può avere quello automatico a 8.
SARÀ ANCHE IBRIDA - La Opel ricorda, inoltre, che la Grandland X sarà la prima vettura ibrida plug-in (PHEV) della casa tedesca quando debutterà entro il 2020.